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L’età contemporanea

                    nuazione della guerra e l’instaurazione di un governo demo-
                    cratico borghese, premessa del socialismo. Tra marzo e ottobre
                    si succedettero tre governi provvisori (il primo presieduto da
     L’incertezza   L’vov, gli altri da Kerenskij). La loro azione fu incerta. Kerenskij,
     di Kerenskij   dopo aver contrastato i soviet e Lenin (che fu costretto alla fu-
                    ga in Finlandia, accusato di aver fomentato una rivoluzione a
                    Pietrogrado in luglio), si rivolse ai soviet stessi per fermare un’of-
                    fensiva controrivoluzionaria organizzata dal generale Kornilov
                    (settembre 1917).

                    La Rivoluzione d’Ottobre                   Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
                    Lenin, rientrato un’altra volta in patria, organizzò i bolscevichi
                    al fine di preparare un colpo di Stato per conquistare il pote-
                    re. Furono formati un ufficio politico e un Comitato Militare
                    Rivoluzionario capeggiato da Lev Davidovic Trotzkij (1879-
                    1940) che fissarono l’azione per il 7 novembre 1917 (25 otto-
     I bolscevichi  bre del calendario giuliano). I bolscevichi s’impossessarono dei
     conquistano    punti strategici della città di Pietrogrado quasi senza spargi-
     il potere      mento di sangue, quindi assaltarono il Palazzo d’Inverno, sede
                    del governo provvisorio. I ministri furono arrestati, Kerenskij
                    fuggì. L’8 novembre, il congresso panrusso dei soviet, a mag-
     La proclamazione  gioranza bolscevica, proclamò la Repubblica Sovietica gover-
     della Repubblica  nata da un consiglio dei commissari del popolo presieduto da
     Sovietica      Lenin. I primi decreti riguardarono l’abolizione della proprietà
                    privata delle terre, la loro distribuzione ai contadini, la smobi-
                    litazione dell’esercito e l’apertura di trattative di pace con la
                    Germania (Pace di Brest-Litovsk, v. cap. 14), il controllo ope-
                    raio sulle fabbriche e la nazionalizzazione delle banche, men-
                    tre il Partito dei Cadetti fu messo fuorilegge.

                    La rivoluzione, i socialisti europei
                    e la Terza Internazionale
                    Di fronte alla rivoluzione proletaria in Russia, i Paesi occiden-
                    tali reagirono contrastando la diffusione di quello che venne de-
                    finito come il “pericolo rosso”. Nei partiti socialisti europei, in-
     Riformisti     vece, si venne consumando una scissione tra i riformisti, che
     e comunisti    consideravano possibile raggiungere il socialismo attraverso
                    una politica di riforme e di confronto parlamentare, anche con
                    l’assunzione diretta di responsabilità di governo, e i comunisti,
                    intransigenti sostenitori della rivoluzione proletaria mondiale.
                    Nel marzo 1919, Lenin, promosse l’istituzione della Terza In-
     La Terza       ternazionale (o Comintern) con lo scopo di combattere il rifor-
     Internazionale  mismo socialista e porre le basi per diffondere rivoluzione an-
                    che negli altri Paesi.
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