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14 - La Prima Guerra Mondiale

      Gabriele D’Annunzio (1863-1938) e l’ex socialista Benito Mus- D’Annunzio
      solini (1883-1945) – espulso dal PSI e allontanato dalla direzio- e Mussolini
      ne dell’“Avanti!” per il suo interventismo, aveva fondato un al- interventisti
      tro quotidiano, “Il popolo d’Italia” – ebbero in essa un ruolo
      fondamentale. Dopo le manifestazioni delle “radiose giornate Le “radiose giornate
      di maggio” in appoggio a un intervento ormai già deciso, l’Ita- di maggio”
      lia entrò in guerra contro l’Austria (24 maggio).
      1915 e 1916

      Durante il 1915 una serie di offensive alleate sul fronte occi-
      dentale portò qualche risultato (Campagne e Artois). Sul fron-
      te orientale i Russi, sconfitti a nord sul Niemen (27 febbraio), a
      sud conquistarono la fortezza di Przemysl (21 marzo) che per-
      sero però il 3 giugno. Nel mese di agosto, infine, i Tedeschi co-
      strinsero i Russi a lasciare Polonia, Lituania e Kurlandia. Intan-
      to, apertosi il fronte italiano, il generale Luigi Cadorna occupò Il fronte italiano
      tra il 24 e il 25 maggio una serie di postazioni in Trentino e sul-
      l’Isonzo. Quattro offensive italiane sull’Isonzo (tra giugno e di-
      cembre) non registrarono rilevanti successi. La Germania avviò
      tra aprile e maggio la guerra sottomarina dichiarando zona di La guerra
      guerra le acque territoriali inglesi. Il 7 maggio, affondando il pi- sottomarina
      roscafo inglese Lusitania, i Tedeschi provocarono la morte di scatenata
      128 americani. Il 14 ottobre, alleatasi con gli Imperi Centrali, an- dalla Germania
      che la Bulgaria entrò nel conflitto. L’Impero ottomano colse in-
      vece il pretesto del conflitto per mettere in atto il genocidio Genocidio
      degli Armeni (oltre un milione di vittime), popolazione di reli- degli Armeni
      gione cristiana dell’Anatolia sudorientale.
      L’anno seguente (1916), Falkenhayn, per scardinare il fronte
      francese, che aveva il suo perno nella fortezza di Verdun, lan- La battaglia
      ciò una vigorosa offensiva (21 febbraio-24 giugno) senza tut- di Verdun
      tavia conseguire risultati apprezzabili. La battaglia di Verdun
      causò 700 000 morti. In maggio, sul mare, nella battaglia del-
      lo Jutland la flotta tedesca inflisse gravi perdite a quella ingle-
      se, ma il dominio dei mari restò all’Inghilterra. Il 27 agosto la
      Romania entrò in guerra al fianco dell’Intesa; lo stesso giorno
      l’Italia dichiarò guerra alla Germania. Sul fronte orientale pro-
      prio la Romania cedette di schianto a un’avanzata della Tripli-
      ce che il 6 dicembre entrò a Bucarest.
      In Trentino, dopo l’inutile quinta battaglia dell’Isonzo (21 mar-
      zo), gli Austriaci lanciarono la Strafexpedition (spedizione pu- La Strafexpedition
      nitiva) contro l’Italia (15 maggio). Sfondarono ad Asiago ma, austriaca
      contenuti in Valsugana e sul Pasubio, cedettero al contrattac-
      co italiano (4-7 agosto) che portò alla conquista del Sabotino,
      del Podgora, di Oslavia, San Michele e Gorizia. Altre tre offen-
      sive scatenate nell’autunno fallirono.
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                                                               Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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