Page 349 - Storia Tutto
P. 349

L’età contemporanea

                    la Bosnia-Erzegovina, ne proclamò l’annessione nel luglio 1908:
                    il momento era propizio perché la Turchia, cui apparteneva la
                    Bosnia, era scossa dalla rivolta dei Giovani Turchi contro la po-
                    litica retriva del sultano. La Bulgaria si proclamò indipendente.
                    Questi fatti provocarono le proteste della Serbia che, legata al-
                    la Russia, ambiva a creare un regno “grande-serbo”. Intervenne
                    allora la Germania minacciando lo zar di appoggiare l’Austria in
                    caso di conflitto sulla questione bosniaca.
     La seconda crisi  Nel luglio 1911 scoppiò la seconda crisi marocchina: alla Fran-
     marocchina     cia che, ignorando le clausole degli accordi di Algeciras, aveva
                    occupato le città di Fez, Meknes e Rabat, Guglielmo II rispose
                    facendo attraccare la cannoniera Panther nella baia di Agadir.
                    L’Inghilterra prese subito le difese di Parigi; nel novembre la
                    Germania fu costretta a rinunciare al Marocco in cambio di una
                    parte insignificante del Congo Francese.
                    Nel 1911 scoppiò anche la Guerra italo-turca per la Libia, dei cui
                    effetti, nel 1912, approfittarono Serbi, Bulgari, Montenegrini e
     Le Guerre      Greci per spartirsi la Macedonia (Prima Guerra Balcanica e Pa-
     Balcaniche     ce di Londra, 30 maggio 1913). Poco dopo però, la Bulgaria at-
                    taccò la Serbia, non soddisfatta dall’accordo (Seconda Guerra
                    Balcanica); immediatamente Turchia, Grecia e Romania si al-
                    learono alla Serbia e il nemico fu sconfitto. Una nuova pace fu
                    firmata a Bucarest (agosto 1913).



                       SCHEMA RIASSUNTIVO
      1900-1914     Inghilterra: riforme sociali e riarmo militare; economia stagnante. Francia: i radica-
                    li attuano una politica anticlericale culminata nella separazione tra Stato e Chiesa
                    (1905). Dal 1906, si verificano grandi scioperi. 1913: elezione del presidente con-
                    servatore Raymond Poincaré. Germania: forte impulso all’industria. Blocco conser-
                    vatore tra finanza, industria, junker e classe dirigente. Ambizioni da potenza mon-
                    diale. Impero austroungarico: spinte centrifughe delle minoranze etniche. Russia:
                    atteggiamento autocratico dello zar Nicola II (1894-1917). 1898: nasce il Partito so-
                    cialdemocratico, presto diviso in bolscevichi (Lenin)e menscevichi. 22 gennaio 1905:
                    domenica di sangue. Nasce il soviet in rappresentanza dei lavoratori, ma nel di-
                    cembre 1905 lo zar fa intervenire l’esercito. Stati Uniti: Theodor Roosevelt e Woo-
                    drow Wilson avviano una politica riformistica.
                    Giugno 1900: in Cina, dopo la rivolta dei boxer, pesante indennità imposta a Pechi-
                    no. Febbraio 1904: Guerra russo-giapponese per il controllo di Manciuria e Corea.
                    Vittoria nipponica (Pace di Portsmouth, 5 settembre 1905). 8 aprile 1904: Francia
                    e Inghilterra firmano l’Entente Cordiale antitedesca. Marzo 1905: prima crisi ma-
                    rocchina. Gennaio-aprile 1906: Conferenza di Algeciras sul Marocco, smacco per
                    la diplomazia tedesca. 31 agosto 1907: lo zar firma l’alleanza con l’Inghilterra. Lu-
                    glio 1908: rivolta dei Giovani Turchi nell’Impero ottomano, l’Austria proclama l’an-
                    nessione della Bosnia-Erzegovina; la Bulgaria l’indipendenza. 1° luglio 1911: se-
                    conda crisi marocchina e nuovo insuccesso tedesco. 1912-13: Prima Guerra Bal-
                    canica. Giugno-luglio 1913: Seconda Guerra Balcanica.
     348















                      Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   344   345   346   347   348   349   350   351   352   353   354