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18 Fascismo e Nazismo
Fascismo e Nazismo furono i movimenti politici più importanti tra le due guerre
mondiali, sviluppatisi rispettivamente in Italia e Germania: Benito Mussolini
e Adolf Hitler i loro leader incontrastati. In Italia, Mussolini, ex socialista
espulso dal partito per il suo interventismo e presto diventatone oppositore,
propugnatore di vaghe idee su un nuovo assetto sociale estraneo al conflitto
di classe, fortemente nazionalista, contrario alla debolezza dei governi liberali,
divenne l’uomo intorno a cui si concentrarono le attenzioni della piccola
borghesia e del capitalismo. Furono soprattutto loro a vedere in Mussolini
il difensore dell’ordine sociale, turbato dal sovversivismo socialista
e sindacale dell’immediato dopoguerra.
In Germania Hitler espose nell’opera Mein Kampf (1925-27) le sue teorie:
promuovere una rinascita spirituale tedesca basata sulla revisione del trattato
di Versailles, fondare il Terzo Reich unificando tutti i territori europei con
popolazioni tedesche (Grande Germania), superiorità della razza ariano-
germanica e lotta all’Ebraismo, inteso come capro espiatorio dei mali della
società (da esso, secondo Hitler, si erano generati il marxismo, il liberalismo
e la democrazia). Il Nazismo trovò terreno fertile in ampi strati di popolazione
colpiti dalla minaccia rivoluzionaria comunista e dal succedersi di pesanti crisi
economiche negli anni ’20. Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
Dallo squadrismo al Fascismo
Con i Fasci di combattimento Mussolini istituì anche le Squa- Lo squadrismo
dre d’Azione (1919), corpo paramilitare che si macchiò di atti
di violenza nei confronti di esponenti e sedi della sinistra (il 15
aprile 1919 fu devastata la sede dell’“Avanti!”). La borghesia ac-
cettava le azioni fasciste come il minore dei mali di fronte al ri-
schio di una rivoluzione proletaria (“biennio rosso”). Primo
obiettivo di Mussolini fu la legalizzazione del partito: nell’apri-
le del 1921 fu eletto in Parlamento con 34 compagni grazie a
Giolitti che li inserì nelle liste dei blocchi nazionali, varate per
contrastare l’ascesa di PSI e PPI. Stipulato un Trattato di paci-
ficazione con le sinistre (3 agosto 1921) per la cessazione del- La pacificazione
le violenze squadriste, e cambiato nome al movimento (che or- con le sinistre
mai contava 300 000 iscritti) in Partito Nazionale Fascista (Con-
gresso di Roma, novembre 1921), Mussolini dedicò i suoi sfor-
zi alla conquista del potere, cercando un recupero legalitario
del movimento. Caduto il governo Giolitti (giugno 1921), per-
ché le recenti elezioni non gli avevano dato la maggioranza spe-
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