Page 317 - Storia Tutto
P. 317
L’età contemporanea Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
primo ministero nel novembre 1852 sostenuto da forze di cen-
Governo Cavour: tro-destra e di centro-sinistra (il connubio). Raggiunto il pote-
il connubio re, il conte mirò a limitare l’influenza della destra conservatri-
ce e del re nella vita politica, a laicizzare la nazione, ad avviare
riforme moderate e a dare un ruolo di prestigio al Piemonte, ta-
le da giustificarne le pretese sull’Italia in opposizione all’Austria.
In patria, dovette superare la crisi Calabiana (aprile- maggio
1855), suscitata dall’opposizione della destra (con a capo il se-
natore Nazari di Calabiana) a una legge per la soppressione de-
gli ordini religiosi contemplativi. In campo internazionale, in-
vece, entrò nella coalizione anti-russa durante la Guerra di Cri-
Guerra di Crimea mea (v. cap. 8), inviando un contingente dell’esercito. Ottenne
così la possibilità di intervenire dalla parte dei vincitori alla con-
ferenza di Parigi (1856), in cui riuscì a dimostrare a Francesi e
Inglesi l’improrogabile esigenza di un intervento risolutivo nel-
L’azione di Mazzini la penisola. Mazzini, dopo il fallimento dei moti di Milano (feb-
braio 1853) e l’impiccagione di patrioti sugli spalti del forte di
Belfiore (1852-’53), fondò il Partito d’Azione per centrare gli
obiettivi di unità e repubblica. Entrato in crisi per vari tentativi
insurrezionali naufragati (il più grave quello di Sapri, giugno
1857, costato la vita a Carlo Pisacane), a esso Cavour contrap-
pose la Società nazionale, interprete delle esigenze indipen-
dentistiche moderate e liberali.
La Seconda Guerra d’Indipendenza
e la spedizione dei Mille
Per scacciare gli Austriaci (le relazioni diplomatiche con l’Austria
erano state rotte già nel 1857) dal suolo italiano, Cavour piani-
ficò un’alleanza con la Francia. Ma come coinvolgere Napoleone
Avvicinamento III (v. cap. 8) nell’impresa? L’occasione si presentò nell’estate del
franco-piemontese 1858. Nel gennaio di quell’anno l’imperatore francese era scam-
pato a un attentato perpetrato ai suoi danni dal democratico Fe-
lice Orsini. L’episodio indusse Napoleone III a prendere in con-
siderazione l’esplosività della situazione italiana. Di conseguen-
Accordi za, il 20 luglio a Plombières, Napoleone e Cavour s’incontrarono
di Plombières pianificando un accordo che portasse a un nuovo assetto della
penisola dopo una guerra con l’Austria. Se ufficialmente i due sta-
tisti stabilirono di istituire quattro regni (Alta Italia, Italia Centra-
le, Stato Pontificio e Italia Meridionale) affidati rispettivamente ai
Savoia, a un parente di Napoleone III, al Papa e ai Borbone di Na-
poli, una volta vinto il conflitto, ognuno di essi ambiva a conse-
guire obiettivi ben diversi: Napoleone intendeva estendere alla
penisola la propria influenza, Cavour a estendere l’egemonia pie-
montese sugli altri Stati. Subito il Piemonte iniziò a lavorare per
indurre l’Austria a muovere guerra: Vienna reagì inviando un ul-
316