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L’età contemporanea             Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                    primo ministero nel novembre 1852 sostenuto da forze di cen-
     Governo Cavour:   tro-destra e di centro-sinistra (il connubio). Raggiunto il pote-
     il connubio    re, il conte mirò a limitare l’influenza della destra conservatri-
                    ce e del re nella vita politica, a laicizzare la nazione, ad avviare
                    riforme moderate e a dare un ruolo di prestigio al Piemonte, ta-
                    le da giustificarne le pretese sull’Italia in opposizione all’Austria.
                    In patria, dovette superare la crisi Calabiana (aprile- maggio
                    1855), suscitata dall’opposizione della destra (con a capo il se-
                    natore Nazari di Calabiana) a una legge per la soppressione de-
                    gli ordini religiosi contemplativi. In campo internazionale, in-
                    vece, entrò nella coalizione anti-russa durante la Guerra di Cri-
     Guerra di Crimea  mea (v. cap. 8), inviando un contingente dell’esercito. Ottenne
                    così la possibilità di intervenire dalla parte dei vincitori alla con-
                    ferenza di Parigi (1856), in cui riuscì a dimostrare a Francesi e
                    Inglesi l’improrogabile esigenza di un intervento risolutivo nel-
     L’azione di Mazzini  la penisola. Mazzini, dopo il fallimento dei moti di Milano (feb-
                    braio 1853) e l’impiccagione di patrioti sugli spalti del forte di
                    Belfiore (1852-’53), fondò il Partito d’Azione per centrare gli
                    obiettivi di unità e repubblica. Entrato in crisi per vari tentativi
                    insurrezionali naufragati (il più grave quello di Sapri, giugno
                    1857, costato la vita a Carlo Pisacane), a esso Cavour contrap-
                    pose la Società nazionale, interprete delle esigenze indipen-
                    dentistiche moderate e liberali.
                    La Seconda Guerra d’Indipendenza
                    e la spedizione dei Mille
                    Per scacciare gli Austriaci (le relazioni diplomatiche con l’Austria
                    erano state rotte già nel 1857) dal suolo italiano, Cavour piani-
                    ficò un’alleanza con la Francia. Ma come coinvolgere Napoleone
     Avvicinamento  III (v. cap. 8) nell’impresa? L’occasione si presentò nell’estate del
     franco-piemontese  1858. Nel gennaio di quell’anno l’imperatore francese era scam-
                    pato a un attentato perpetrato ai suoi danni dal democratico Fe-
                    lice Orsini. L’episodio indusse Napoleone III a prendere in con-
                    siderazione l’esplosività della situazione italiana. Di conseguen-
     Accordi        za, il 20 luglio a Plombières, Napoleone e Cavour s’incontrarono
     di Plombières  pianificando un accordo che portasse a un nuovo assetto della
                    penisola dopo una guerra con l’Austria. Se ufficialmente i due sta-
                    tisti stabilirono di istituire quattro regni (Alta Italia, Italia Centra-
                    le, Stato Pontificio e Italia Meridionale) affidati rispettivamente ai
                    Savoia, a un parente di Napoleone III, al Papa e ai Borbone di Na-
                    poli, una volta vinto il conflitto, ognuno di essi ambiva a conse-
                    guire obiettivi ben diversi: Napoleone intendeva estendere alla
                    penisola la propria influenza, Cavour a estendere l’egemonia pie-
                    montese sugli altri Stati. Subito il Piemonte iniziò a lavorare per
                    indurre l’Austria a muovere guerra: Vienna reagì inviando un ul-
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