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4 - L’Europa del 1848

      Cartismo che sorse attorno alla Carta del popolo, preparata in Il Cartismo
      quell’anno dai sindacati operai e presentata in Parlamento. No-
      nostante per un decennio si fossero succeduti scioperi e comi-
      zi di massa, il Cartismo non centrò nessuno dei suoi obiettivi.
      Lord Robert Peel (1846) emanò una riforma doganale destina-
      ta ad avvantaggiare l’industria, ormai vera “locomotiva” del Pae- La riforma doganale
      se, mentre, in nome del liberismo economico, l’Inghilterra abolì
      il dazio sul grano e altre onerose tasse sui prodotti agricoli im-
      portati. In breve il Paese divenne la patria del libero scambio.
      Nel 1846 fu eletto un gabinetto whigh guidato da Lord Russell.
      Nell’aprile del ’48 scoppiarono tumulti, repressi duramente dal
      governo.
      I moti del 1848

      Ancora una volta epicentro dei moti fu la Francia. Quando il go- Francia
      verno Guizot, insediatosi nel 1847, rifiutò di concedere una mo-
      derata riforma elettorale, le opposizioni reagirono prontamen-
      te. Il loro malcontento si concretò nell’organizzazione di ban-
      chetti di protesta che, come tali, consentivano la libera riunio-
      ne dei cittadini. Quando il governo decise di vietarne uno il 22
      febbraio 1848, a Parigi scoppiò la rivoluzione a opera di studenti Rivoluzione a Parigi
      e operai. Dopo uno scontro che provocò 23 morti, il re fuggì e
      fu proclamata la Repubblica (24 febbraio). Un governo provvi-
      sorio, democratico, introdusse il suffragio universale e altri im-
      portanti provvedimenti. Due le correnti del governo: una libe-
      rale (tra costoro il poeta Lamartine), l’altra socialista (tra que- Borghesia
      sti Louis Blanc). La lotta adesso era tra borghesia e proletaria- e proletariato
      to. In nome del diritto al lavoro furono istituiti gli opifici na-
      zionali a Parigi e in altre città (ateliers nationaux). L’esperi- Gli opifici nazionali
      mento non produsse vantaggi sociali, dimostrandosi inoltre
      economicamente inutile. Il 23 aprile fu eletta la nuova Assem-
      blea Costituente. Su 900 deputati i radicali e socialisti erano so-
      lo un centinaio. Delusi, gli operai insorsero il 15 maggio pro-
      clamando un governo socialista presieduto da Blanc e Blan- Governo socialista
      qui; intervenne la Guardia nazionale che soppresse il movi- Repressione
      mento e gli ateliers. Fu la goccia che fece traboccare il vaso: il
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      23 giugno si ribellarono 70 000 operai parigini. Il ministro del- La ribellione
      la guerra Louis Cavaignac, ottenuti pieni poteri dall’Assemblea di 70 000 operai
      Costituente, soppresse la rivolta nel sangue (3000 morti e 4000 soffocata nel sangue
      deportati). La borghesia aveva battuto il proletariato. Nel no-
      vembre 1848 fu varata la nuova Costituzione che stabiliva l’e-
      lezione diretta del presidente della Repubblica con un manda-
      to di 4 anni. Il 10 dicembre 1848 fu eletto presidente il candi-
      dato del Partito dell’Ordine, il principe Luigi Napoleone Bo- Luigi Napoleone
      naparte (1808-1873). L’eco di questi fatti fu immediata. In Prus- presidente
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