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L’età contemporanea


      L’ESPANSIONE DEMOGRAFICA NELL’EUROPA D’INIZIO ’800
      E LE TEORIE DI MALTHUS
      Nei primi cinquant’anni del XIX sec. la po-  ché se questa cresceva in proporzione
      polazione europea passò da 188 a 247  geometrica (1-2-4-8 ecc., con uno “scat-
      milioni di abitanti, quella della Terra da  to” ogni 25 anni), la produttività della ter-
      900 milioni a un miliardo e 200 milioni.  ra aumentava solo in proporzione arit-
      In questo contesto assunsero notevole ri-  metica (1-2-3-4 ecc., nello stesso spazio
      sonanza le teorie diffuse sul finire del Set-  temporale). Le teorie di Malthus si rivela-
      tecento dal pastore anglicano Thomas  rono infondate; suo merito, comunque,
      Robert Malthus (1766-1834). Egli, nel suo  fu di aver sensibilizzato i governi spin-
      Saggio sul principio della popolazione in  gendoli a finanziare istituti per l’agricol-
      rapporto ai suoi effetti sul progresso fu-  tura che diffondessero nel settore le sco-
      turo della società (1798) sosteneva l’im-  perte scientifiche in grado di incremen-
      possibilità di sfamare la popolazione, per-  tare i raccolti.


                    pore (v. cap. 21): la sua applicazione nel settore tessile, nella
                    metallurgia e nei trasporti contribuì al progresso in maniera de-
                    terminante. Tra il 1830 e il 1847 il numero delle macchine a va-
                    pore crebbe costantemente nell’Europa industrializzata: in
                    Gran Bretagna esse passarono da 15 a 30 mila, in Francia da 3 a
     L’importazione   5 mila. La loro diffusione produsse un’intensificazione dello
     del carbone    sfruttamento delle miniere di carbone; Paesi come l’Inghilter-
                    ra, la Francia, la Germania e il Belgio, che ne erano ricchi, fu-
     La siderurgia  rono avvantaggiati. Durante la rivoluzione industriale iniziò a
                    svilupparsi la siderurgia. Vi erano altiforni per l’acciaio e la ghi-
                    sa in Inghilterra, a Birmingham e Glasgow; in Germania co-
                    minciò la sua attività la famiglia tedesca Krupp, sfruttando il ba-
                    cino della Ruhr. Ben presto gli altiforni a legna furono sosti-
     La chimica     tuiti con quelli a coke. Si sviluppò quindi l’industria chimica,
                    soprattutto per produrre concimi e colori artificiali, nonché lo
                    zucchero; nel 1843 si mise a punto il processo di vulcanizza-
                    zione del caucciù. Fondamentale fu il supporto fornito alle in-
                    dustrie da nuove ed efficaci reti di trasporto. Mettendo a frut-
                    to l’invenzione del treno, nella quale ebbero una parte decisi-
     Ferrovie       va gli inglesi George e Robert Stephenson, all’inizio del secolo
                    vennero costruite le prime ferrovie, che nel 1850 si estendeva-
                    no già per 38 000 chilometri: di questi, 14 000 erano negli USA
     Navigazione    e 11 000 in Gran Bretagna. Iniziò a diffondersi la navigazione a
     a vapore       vapore (nel 1807 l’americano Robert Fulton costruì il vaporet-
                    to Clermont). Per comunicare a distanza lo statunitense Samuel
     Il telegrafo   Morse nel 1844 perfezionò il telegrafo. Il nuovo sistema capi-
                    talistico mise le imprese di fronte alla realtà della concorrenza:
     Il capitalismo  occorreva produrre manufatti di qualità al prezzo minore pos-
                    sibile per assicurarsi la supremazia sul mercato (legge della con-
                    correnza). L’allargamento della produzione industriale richie-
     302        Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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