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4 L’Europa del 1848 Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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Nel 1848 una nuova ondata rivoluzionaria si abbatté sull’Europa
dopo quelle del 1820 e del 1830. Se i moti precedenti erano falliti quasi
dappertutto a causa dello scarso coinvolgimento delle masse, questa volta
esse ricoprirono un ruolo di primo piano. In Francia si ebbe il primo vero
confronto tra borghesia e proletariato, che sfociò nella proclamazione
della Repubblica del 24 febbraio e portò alla ribalta della storia la dottrina
socialista. In Germania, nell’Impero asburgico e in Italia, invece,
l’ondata rivoluzionaria si legò a profonde istanze indipendentistiche
e antiassolutistiche. Come già accaduto in precedenza, anche in questo caso
si giunse ai moti dopo un periodo di crisi economica e politica (1846-47)
in cui accanto ai disagi provocati dalla miseria e dalla crescita dei prezzi
si affiancò l’incapacità di gran parte dei governi a venire incontro alle istanze
riformatrici provenienti dal basso. Ancora una volta l’Inghilterra, dove
dal 1832 i liberali erano al potere, fu quasi del tutto immune da disordini.
Con lei la Russia, dove lo zar riuscìa mettere a tacere ogni forma
di dissenso.
Tra il 1830 e il 1848
In Francia, Luigi Filippo d’Orléans (1830-1848) avviò un gover- Francia: Thiers
no liberal-moderato con l’appoggio della borghesia. In essa si e Guizot; l’apogeo
diffusero le idee conservatrici dello storico François Guizot orléanista
che, insieme all’avvocato Adolphe Thiers, fu l’uomo politico
più rappresentativo del periodo. Si opposero al nuovo sovrano
i repubblicani (democratici e socialisti), i bonapartisti (guida-
ti da Luigi Napoleone, nipote di Napoleone Bonaparte) e i le-
gittimisti (fedeli ai Borbone). Tra il ’41 e il ’46, la monarchia
orléanista giunse al suo apogeo. Negli stessi anni, tuttavia, in
campo internazionale, la Francia (che aveva in Thiers il primo
ministro e il ministro degli esteri) non riuscì a mantenere buo-
ni rapporti con l’Inghilterra a causa dell’appoggio dato agli Egi- In crisi i rapporti
ziani nella guerra contro i Turchi (1839-1841). Tale conflitto eb- con l’Inghilterra:
be il suo epilogo con la Convenzione degli Stretti (1841), che la Convenzione
secondo la volontà inglese stabilì la chiusura alle navi da guer- degli Stretti
ra di Bosforo e Dardanelli.
Le potenze conservatrici riaffermarono la linea politica reazio-
naria della Santa Alleanza (Congresso di Münchengrätz, 1833).
In Austria il nuovo imperatore Ferdinando I (1835-1848), ma- Austria e Prussia
lato di epilessia, dovette affrontare la crescente opposizione na-
zionalista ungherese (guidata dal nobile decaduto Lajos Kos-
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