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Preistoria ed età antica

                    Il Nuovo Regno
                    Furono ancora i sovrani delle dinastie tebane tra il 1570 e il 1085
     Ramesse II     a.C. a superare la crisi. Il faraone Ramesse II (fine XIII sec.) af-
     e il trattato di pace  frontò gli Ittiti (v. cap. 5) nella battaglia di Qadesh, stabilendo il
     con gli Ittiti  primo trattato di pace della storia. Nell’XI sec. nuovi processi
                    di disgregazione interna (dovuti anche al fatto che la capitale
     L’assoggettamento  religiosa si trovava a Tebe, quella politica a Tanis) portarono al-
     agli Assiri    la crisi che sfociò nel dominio degli Assiri nel VII sec. a.C. La di-
     La dinastia Saitica  nastia Saitica (660-525 a.C.) diede l’ultimo segno di splendore.
                    L’Egitto dei faraoni
                    La complessa organizzazione burocratica dipendeva dalla vastità
     Il faraone, vertice  del Regno. A capo era il faraone, il cui trono si trasmetteva ere-
     religioso e politico  ditariamente: aveva un potere assoluto, era considerato una di-
                    vinità incarnata ed era la suprema autorità religiosa. Al sovrano
                    spettavano 5 nomi che ne definivano i rapporti con una o più
     Il visir e i governatori  divinità. Sotto il faraone vi era il visir, una sorta di primo mini-
     provinciali    stro; quindi vi erano i governatori provinciali che amministra-
                    vano le diverse zone del regno. Le tre classi sociali più elevate
     Le tre classi sociali  erano quelle dei sacerdoti, degli scribi e dei militari. I sacer-
                    doti officiavano i riti religiosi nei templi, presiedevano le ceri-
                    monie funebri e il culto dei morti, interpretavano i sogni e i re-
                    sponsi degli dei. Erano inoltre responsabili della coltivazione
                    delle terre del faraone. Gli scribi avevano il monopolio della
                    scrittura ed erano importanti come funzionari e impiegati del-
                    lo Stato. I militari ebbero più o meno importanza a seconda del-
                    la politica estera dei faraoni. Il resto della popolazione era for-
                    mato da contadini, operai, artigiani, commercianti e schiavi.

                    Religione e cultura
                    La religione egizia contemplava, oltre al culto di molteplici divinità
     Le divinità zoomorfe  zoomorfe (corpo umano e testa di montone, di vacca, di cane, di
     e il culto solare  falco), il culto solare. Il dio Sole (Atum-Ra a Eliopoli, Ptah a Men-
                    fi, Thot a Ermopoli, finché sotto la XII dinastia prevalse la raffigu-
                    razione di Amon con sede nei templi di Karnak) era adorato co-
                    me vincitore del caos originario e creatore del mondo. Tra le altre
                    divinità maggiori vi erano Osiride (dio del Nilo e della vegetazio-
                    ne e poi signore dei morti), sua sorella e sposa Iside, Hathor e Nut
                    (dee del cielo), Seth (dio del male). La dottrina religiosa teorizza-
                    va la sopravvivenza dell’anima e l’esistenza di un tribunale per i de-
     La metempsicosi  funti che regolava la metempsicosi o trasmigrazione delle anime.
                    Il riferimento al passaggio in altri corpi animali o umani non va in-
                    teso alla lettera, ma allude, servendosi dell’analogia con il nostro
     26                                            Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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