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13 - La formazione delle monarchie nazionali
IL DEFENSOR PACIS DI MARSILIO DA PADOVA
Nel 1324 veniva pubblicato, a firma di un sa il sovrano. Applicando alla Chiesa que-
professore parigino, Marsilio da Padova, sta stessa visione Marsilio affermava che
un trattato politico rivoluzionario che in- i vescovi derivavano la propria autorità
fluenzò notevolmente la politica del tem- dalla scelta dei fedeli, per cui il governo
po: il Defensor Pacis. In esso l’autore ri- non doveva spettare al papa ma al Con-
vendicava l’origine laica dello Stato, origi- cilio dei vescovi, espressione della totalità
natosi dalla naturale tendenza dell’uomo dei fedeli (universitas fidelium). Alle tesi di
ad associarsi. Per questa ragione la so- Marsilio si richiameranno al tempo dello
vranità risiede nel popolo, nell’insieme dei scisma d’Occidente i sostenitori della su-
cittadini (universitas civium), o nella sua periorità del Concilio sul papa e anche Lu-
parte più influente (pars valentior) che, dovico il Bavaro per sostenere la legitti-
senza bisogno di alcuna investitura ec- mità dell’autorità imperiale indipendente-
clesiastica, ha diritto di investire essa stes- mente dall’investitura ecclesiastica.
lo di rappresentanti locali) e promosse le autonomie comuna-
li per indebolire ulteriormente il potere feudale. Cominciò la
guerra contro i Plantageneti inglesi per recuperare i feudi fran-
cesi conquistati da Enrico II, conclusasi con la vittoria su Gio-
vanni Senza Terra e l’alleato Ottone di Brunswick. L’afferma-
zione europea della Francia giunse a compimento con Luigi IX
(1226-1270) che concordò una pace con l’Inghilterra, ridimen-
sionò le pretese ecclesiastiche, creò dei tribunali regi per i qua-
li stipendiò dei funzionari e articolò l’amministrazione centra- Le funzioni
le in tre organi: il Consiglio del re (organo di governo), il Par- amministrative
lamento (corte giudiziaria) e la Chambre des compts (corte dei
conti adibita al controllo amministrativo). La piena maturazio-
ne del processo monarchico si ebbe con Filippo IV il Bello (1285-
1324). Gli Stati Generali da lui creati non furono una limitazio-
ne al suo potere ma uno strumento per ottenere un maggiore
consenso. Una battuta d’arresto nel processo di sviluppo fu cau-
sata dalla Guerra dei Cent’anni combattuta tra Inglesi e Fran- La Guerra
cesi tra il 1337 e il 1453. Quando con Carlo IV (1322-1328) si dei Cent’anni
estinse il ramo primogenito dei Capetingi, Edoardo II d’In-
ghilterra, nipote di Filippo il Bello, avanzò le sue pretese al tro-
no. I Francesi invece elessero re Filippo VI di Valois apparte-
nente a un ramo collaterale dei Capetingi. Oltre al motivo di-
nastico, all’origine del conflitto vi furono anche motivazioni eco-
nomiche, cioè l’estensione dei mercati inglesi sulle Fiandre e
sul Bordolese. Dopo la vittoria di Azincourt nel 1415 Enrico V
d’Inghilterra ottenne da Carlo VI il diritto alla successione (Trat-
tato di Troyes) al trono di Francia. Enrico VI Plantageneto nel
1431 ricevette, oltre a quella inglese, la corona del Regno di
Francia mentre il figlio di Carlo VI, che una parte dei Francesi
riteneva erede legittimo, si rifugiò a Bourges. Le vicende della
guerra furono lunghe e complesse, intervallate da periodi di pa-
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