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12 - I Comuni, le Signorie e il Principato
vecchio ceto dirigente, si organizzarono quindi in “società del- I ceti popolari,
le arti” che comprendevano coloro che appartenevano alle ar- il “Comune
ti e i loro familiari, raggruppati per quartiere. Essi si diedero del popolo”
strutture pari a quelle comunali e nacque così il Comune del e l’estromissione
popolo, retto da un “capitano del popolo”. I due Comuni coe- dei magnati
sistevano nelle città ma gradualmente acquistò preminenza il
secondo e si arrivò a un “governo delle arti” la cui magistratu-
ra era composta dai “priori delle arti” e dal “gonfaloniere”. Per
evitare che il vecchio ceto dirigente tornasse al potere, fu ela-
borata una legislazione “antimagnatizia”, che escludeva dalle ca-
riche di governo i magnati, tutti i vecchi aristocratici e i mer-
canti maggiori. Il processo di affermazione del Comune del po-
polo giunse a maturazione alla metà del XIII sec. (a Firenze si
costituì nel 1250).
Le Signorie Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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Nella seconda metà del XIII sec. quasi ovunque gli ordinamenti
comunali si trasformarono in signorie, cioè l’effettivo esercizio
del potere passò nelle mani di un solo individuo (il dominus o
signore) che inizialmente fu il rappresentante delle forze bor-
ghesi che si erano affermate vittoriosamente. Il passaggio al re-
gime signorile si attuò diversamente nelle varie realtà cittadine
italiane e in alcune non rappresentò che un episodio saltuario o
di breve durata.
■ Milano
Dopo la battaglia di Cortenuova (v. cap. 11) a Milano si affermò I Visconti a Milano
Pagano della Torre, feudatario appartenente a una famiglia da
tempo residente nella città. L’arcivescovo Ottone Visconti, che
guidava l’opposizione nobiliare ghibellina, sconfisse i Della Tor-
re in battaglia nel 1277 e si fece proclamare signore. Il nipote Mat-
teo estese i domini milanesi al Monferrato aprendo nuove pos-
sibilità ai mercanti e agli artigiani e trasformando Milano in una
grande città manifatturiera e commerciale. Il potere fu ripreso
dai Della Torre nel 1302 e i Visconti lo riconquistarono nel 1329.
■ Firenze
Nel XIII sec. Firenze era uno dei maggiori centri economici ita-
liani ed europei. I suoi mercanti esercitavano soprattutto il com-
mercio della lana ma erano spesso impegnati anche in attività
bancarie (nel 1252 fu coniato il fiorino d’oro, che si affermò co-
me moneta per i mercati internazionali). In campo ammini-
strativo assunse importanza sempre maggiore la borghesia del- Il governo delle arti
le arti (vi erano 7 arti maggiori, 5 medie e 9 minori). Nel 1282 e l’esclusione dei
si costituì il governo dei Priori delle arti, formato da sei priori magnati a Firenze
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