Page 144 - Storia Tutto
P. 144
6 - Il feudalesimo
LA CAVALLERIA
Fin dall’Alto Medioevo si formò una ca- mento verso le dame dell’aristocrazia
sta militare di cavalieri, combattenti che (ancor oggi per indicare l’atteggiamento
potevano disporre a proprie spese di un cortese verso le donne si usa il termine
cavallo e dell’armatura. Essi avevano il “cavaliere”). Questa stilizzazione dell’i-
compito di aiutare il principe, a cui era- deale cavalleresco si manifestò nella
no legati da vincoli di vassallaggio, nella pratica dei tornei (combattimenti simu-
difesa dei deboli. Nella Francia del XII lati, regolati da norme rigorose) e nella
sec. fiorì nelle corti dei grandi signori feu- fioritura dell’amor cortese in tutte le cor-
dali un’etica cavalleresca che esaltava ti europee. Con l’ascesa delle monarchie
le virtù della lealtà verso il proprio si- nazionali l’appartenenza alla cavalleria
gnore e gli altri cavalieri, oltre a valori diventò segno di un particolare rappor-
quali la prodezza (coraggio e capacità to di benevolenza tra cavaliere e autorità
di maneggiare le armi), la generosità (in- dello Stato, che si traduceva nel conferi-
tesa come disinteresse per la ricchezza) mento di una decorazione e del titolo di
e la cortesia, cioè la capacità di attenersi cavaliere (con un’accezione mantenuta
a un particolare codice di comporta- sino a oggi).
spesso erano confiscate alla Chiesa. Carlo Martello e i suoi suc-
cessori si impadronirono di molti territori ecclesiastici ma do-
vettero cambiare rotta quando si trovarono ad avere bisogno
dell’appoggio della Chiesa franca. Le terre cominciarono a es-
sere concesse secondo un tipo di contratto detto precaria. Es- Le terre sottratte
so corrispondeva alla concessione di una terra in usufrutto die- alla Chiesa:
tro richiesta formulata in una lettera di preghiera (epistula pre- l’epistula precaria
caria), in cui era implicita la corresponsione di un censo, spes-
so sostituito dalla prestazione di un servizio. Da questa usanza
derivò anche l’uso del termine beneficium per indicare il bene
concesso in usufrutto (più tardi si userà il termine feudum di
origine franca). Il terzo elemento costitutivo del feudalesimo fu
l’immunità. Nel diritto romano l’immunitas era l’esenzione dal L’immunità
pagamento di alcune tasse personali o patrimoniali, concesso nel diritto romano
per certi tipi di beni e solo a certe categorie di persone. Già nel-
l’ultimo periodo dell’Impero l’esenzione aveva perso il suo ca-
rattere fiscale; con l’immunità venivano delegate a determina-
te persone alcune funzioni amministrative ed esattive. Fu que- L’immunità
sta forma di immunità a prevalere nel Medioevo. Il titolare di medievale
un feudo cominciò a essere titolare anche di funzioni pubbli-
che; le relazioni feudali assunsero l’aspetto di un’amministra-
zione politica. Carlo Magno affidò molti territori (marche e con- Il decentramento
tee) a marchesi e conti, per facilitare, con questo decentra- dell’amministrazione
mento, l’amministrazione stessa dell’immenso Impero. Allo nell’Impero
stesso modo, assunsero analoghe funzioni di governo nelle lo- di Carlo Magno
ro terre anche vescovi e abati, estendendo il sistema feudale an-
che alla Chiesa. Sotto i successori di Carlo il decentramento si L’autonomia
tramutò in autonomia. I signori si prendevano libertà sempre dei signori
143
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara