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6 Il feudalesimo
Con il termine feudalesimo (da “feudo” che a sua volta deriva dal francone
fehu-od: fehu, “bestiame”, e od, “possesso”, per indicare i beni mobili e
immobili donati da un capo ai suoi soldati in cambio dei servigi resi; latinizzato
in feodum e feudum, indicò in seguito il bene per il mantenimento della
persona subordinata e infine la terra stessa concessa in beneficio) si intende
la forma tipicamente medievale dell’organizzazione politica in cui il potere
decentrato era delegato a persone di fiducia del sovrano che mantenevano
di fatto una grande autonomia, sì che nella particolare etica cavalleresca
il sovrano stesso venne inteso come un primus inter pares. Il sistema feudale
si consolidò in età carolingia quando il sovrano cominciò regolarmente
ad attribuire terre ai suoi soldati (detti vassalli) che gli rendevano omaggio
giurandogli fedeltà. In seguito il capitolare di Quierzy dell’877 rese ereditari
i feudi maggiori dando inizio a un processo di secolarizzazione della società
feudale. Infatti, mentre in età carolingia l’assegnazione di funzioni pubbliche
da parte del re avveniva in un contesto privato, come benevola concessione
del sovrano al suo vassallo, nel XII sec. si era ormai di fronte a due poteri
pubblici consolidati: il sovrano da una parte e il singolo signore feudale,
al quale venivano trasferiti funzioni e diritti ereditari, dall’altra.
Infine, col formarsi delle prime monarchie nazionali, i poteri feudali furono
svuotati del loro ruolo politico a causa del fatto che i sovrani si servirono
sempre più per governare di funzionari di professione.
Origini del sistema feudale
I primi feudi possono essere individuati nell’area compresa tra I luoghi d’origine
il Reno, la Loira e la regione della Borgogna, anche se, in forme dei primi feudi
diverse da quelle generalmente considerate feudali, organizza-
zioni simili esistevano anche in Inghilterra e nella penisola ita-
liana. Anzi, prime forme di organizzazione feudale si possono
già ritrovare all’epoca del dissolvimento dell’Impero romano,
quando i più deboli, per sopravvivere, avevano bisogno della
protezione di personaggi più potenti, i quali, a loro volta, per
mantenere la propria posizione, avevano bisogno del servizio e
della fedeltà di altri uomini. Dal diffondersi di questa pratica L’istituto
nacque l’istituto della commendatio (raccomandazione), cioè della commendatio
un contratto tra protettore e protetto, comportante diritti e do-
veri per entrambi e che aveva durata vitalizia. Di varia natura po-
tevano essere sia il servizio sia le forme di aiuto prestati. Spes-
so il potente concedeva una quantità di terra (o in proprietà o,
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