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5 - L’Europa carolingia e il Sacro Romano Impero


        L’IDEA DI IMPERO
        La denominazione Sacro Romano Impe-  lo di collaborazione tra potere politico e
        ro, rimanda al duplice fondamento, reli-  Cristianesimo realizzato da Costantino.
        gioso e politico, dato all’istituto imperiale.  Tuttavia l’Impero carolingio fu sì un Impe-
        La sacralità dell’Impero, il cui compito prin-  ro universale, in quanto cristiano, ma an-
        cipale era salvaguardare l’ordine sociale in  cora legato per molti versi alle tradizioni
        conformità alla finalità della salvezza delle  barbariche, come dimostra il fatto che Car-
        anime, venne sancita dalla cerimonia d’in-  lo, anche dopo la proclamazione a impe-
        coronazione di Carlo da parte del papa. Il  ratore, conservò i titoli regali barbarici e,
        richiamo alla romanità fondava invece la  del tutto in linea con la concezione patri-
        pretesa all’universalità facendo degli im-  moniale del potere propria dei sovrani ger-
        peratori gli eredi diretti dell’Impero roma-  manici, stabilì che alla sua morte l’Impero
        no e nel contempo riproponeva il model-  fosse diviso tra i suoi eredi.

      Il Sacro Romano Impero
      L’incoronazione di Carlo come imperatore fu preparata da una I fattori
             Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      serie di fattori rilevanti: la coesione dei territori conquistati, la che preparano
      sicurezza dei confini e il legame sempre più stretto con la Chie- l’incoronazione
      sa di Roma. Nel 795 era diventato papa Leone III che, accusato di Carlo Magno
      quattro anni dopo di spergiuro e adulterio da un gruppo di di-
      gnitari ecclesiastici, fuggì presso la corte di Carlo. Il 23 dicem-
      bre dell’anno 800 Carlo scese in Italia e, con un pubblico giu-
      ramento, fece giustificare il papa delle accuse lanciategli; due
      giorni dopo, nella basilica di San Pietro, lo stesso papa nominò
      Carlo imperatore. Questo titolo poneva Carlo apertamente in
      contrasto con l’Impero d’Oriente il cui sovrano (allora l’impe-
      ratrice Irene) portava ancora il titolo di “Re dei Romani”. In fun-
      zione antibizantina Carlo strinse rapporti d’amicizia con alcuni Carlo stringe
      principi musulmani e soprattutto con il califfo di Baghdad, Ha- rapporti con il califfo
      roun-el-Rashid (il califfo delle Mille e una notte). Il riconosci- di Baghdad
      mento da parte di Bisanzio avvenne solo nell’812 in cambio del-
      la rinuncia di qualsiasi pretesa dei Franchi su Venezia. Venezia L’interesse
      e la zona lagunare erano infatti intermediarie dei traffici com- per Venezia
      merciali con l’Oriente e quindi oggetto di interesse sia per i
      Franchi sia per i Bizantini. Il figlio di Carlo, Pipino, reggente nel
      Regno longobardo, cercò di conquistare la città ma fu respinto
      da una flotta bizantina e si arrivò così all’intesa dell’812.
      ■ L’organizzazione dell’Impero
      L’uso del sovrano di distribuire terre in cambio del giuramento
      di fedeltà era già consolidato al tempo dei re Merovingi che si
      erano fatti affiancare nell’esercizio del potere da uomini fidati,
      i conti (comites). Così anche il territorio del nuovo impero fu La divisione
      diviso in grandi circoscrizioni, contee e marche (queste ultime del territorio
      erano le zone di confine), rette da conti e marchesi che svol-
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