Page 143 - Storia Tutto
P. 143

Il Medioevo

                    caso più frequente, in usufrutto) affinché il protetto potesse
                    mantenersi. In questo secondo caso (la terra prendeva il nome
                    di tenure in zona francese e Leihe in zona tedesca) il beneficia-
                    rio aveva l’obbligo di pagare un censo in denaro o, più spesso,
                    in natura. La protezione esercitata dal benefattore veniva detta
     L’istituzione   mundium. Un altro tipo di istituzione esistente presso i popo-
     del comitatus  li germanici era il comitatus. Il termine indicava letteralmente
                    il gruppo di soldati che si impegnavano volontariamente a com-
                    battere per un capo, giurandogli fedeltà personale. I compo-
                    nenti del comitato furono poi detti vassalli, dal termine celti-
                    co gwas con cui erano chiamati nel VI sec.
                    Strutture del sistema feudale

                    L’organizzazione della società in base a rapporti personali di fe-
     La diffusione   deltà venne pienamente utilizzata dai sovrani carolingi. Il vas-
     del vassallaggio   sallaggio ebbe quindi ampia diffusione in Occidente, costi-
     in Occidente   tuendo un importante strumento di coesione politica. Con il ri-
                    to della immixtio manuum (“commistione delle mani”) il vas-
                    sallo si legava al monarca, affidandogli la propria persona e
                    creando un rapporto bilaterale tra soggetti ineguali sul piano
     Elementi costitutivi  sociale, sancito da un giuramento di fedeltà. Elementi costitu-
     del feudalesimo  tivi del feudalesimo furono il vassallaggio, il beneficio e l’im-
                    munità. Il vassallaggio, come già visto, era il particolare rap-
                    porto di subordinazione tra protettore e protetto. Il vassallag-
                    gio si diffuse su vasta scala tra l’VIII e il IX sec. soprattutto per
                    ragioni di carattere militare, ma anche amministrativo. Maestri
                    di palazzo e poi sovrani carolingi, non essendovi un esercito fis-
                    so, avevano bisogno di uomini da arruolare in caso di necessità,
                    così come avevano bisogno di funzionari per amministrare lo
     Gli obblighi   Stato sempre più esteso. Gli obblighi del vassallo erano l’aiuto
     del vassallo   e il consiglio. L’aiuto era il servizio militare a cavallo, che rara-
                    mente poteva essere sostituito dal pagamento di una somma di
                    denaro. Nel caso in cui si dovesse riscattare il padrone prigio-
                    niero o se ne dovesse finanziare un viaggio in Terra Santa, il vas-
                    sallo era tenuto anche a un aiuto di tipo pecuniario. Il consiglio
                    consisteva nell’obbligo di presentarsi al signore in caso di chia-
                    mata che solitamente avveniva per giudicare delle cause o per
     Gli obblighi   sentire un parere su un qualsiasi argomento. Il signore da par-
     del signore    te sua aveva l’obbligo di rispettare la vita del suo vassallo, di di-
                    fenderlo dai nemici e di assisterlo in eventuali cause giudizia-
                    rie. Il rapporto era vitalizio ma poteva rompersi nel caso uno
                    dei due contraenti fosse venuto meno ai propri obblighi (tale
     La concessione   mancanza era definita fellonia). Il beneficio consisteva nella
     di una terra o di un  concessione di un bene (res), solitamente una terra o un uffi-
     ufficio: il beneficio  cio. Le terre venivano prese dalle proprietà del sovrano, ma
     142

















                                  Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   138   139   140   141   142   143   144   145   146   147   148