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5 - L’Europa carolingia e il Sacro Romano Impero
LA NUOVA SCRITTURA
Particolare importanza in campo cultu- piccolo formato, con lettere di forma ar-
rale ebbe la copiatura di antichi testi, so- rotondata, staccate tra di loro e ben vi-
prattutto religiosi, a cui si accompagnò sibili, quindi chiaramente leggibili. La mi-
una riforma della scrittura. Secondo il nuscola carolina (così fu chiamata) ave-
programma di Carlo Magno, avrebbe do- va enormi vantaggi, tali da farla adottare
vuto sorgere una scuola in ogni diocesi dagli stampatori del XVI sec. I manoscritti
e quindi sarebbero stati necessari molti venivano spesso ornati in modo lussuo-
più libri. Le officine in cui si copiavano i so, così che solo i più ricchi se li pote-
testi (scriptoria) lavorarono intensamen- vano permettere. Non furono quindi un
te in quel periodo. Furono chiamati de- mezzo di divulgazione della cultura, ma
gli specialisti della calligrafia, l’arte della solo di conservazione di testi classici e
scrittura fu rivoluzionata: si cercò di an- cristiani a favore di una ristretta cerchia
dare nella direzione di una scrittura di di persone.
vo i territori occidentali. Nell’842 Ludovico e Carlo strinsero a Il giuramento
Strasburgo un patto d’alleanza contro il fratello, giurando in di Strasburgo
francese e in lingua germanica affinché entrambe le popolazio-
ni da loro guidate lo capissero. Con il Trattato di Verdun del- Il trattato di Verdun
l’843, Lotario accettò la spartizione di fatto dell’Impero. Nei e la divisione
quarant’anni seguenti i monarchi carolingi entrarono spesso in dell’Impero
conflitto tra loro. Il potere imperiale passò da Lotario al figlio
Ludovico II, che combatté in Italia contro il Ducato di Bene-
vento e i Saraceni, e poi a Carlo il Calvo. La crisi dell’Impero, La crisi dell’Impero
già fiaccato dalle tendenze centrifughe delle forze aristocrati-
che, i cui possedimenti maggiori erano diventati ereditari, fu ac-
celerata dall’invasione di Normanni, Magiari e Saraceni che sac-
cheggiarono intere regioni. Nell’884, Carlo il Grosso, figlio di
Ludovico il Germanico, riunificò tutti i territori imperiali, ma la
rinnovata unità ebbe breve vita. Non essendo riuscito a far fron- La deposizione
te a una nuova incursione normanna, Carlo fu deposto (887). di Carlo il Grosso
Arnolfo, suo nipote, divenne re di Germania, il conte Eude re
di Francia; in Italia il potere fu conteso tra Berengario, marchese La dinastia dei
del Friuli, e Guido, duca di Spoleto. In Francia prenderà ben Capetingi in Francia
presto il potere la dinastia dei Capetingi, mentre Arnolfo, sce- e la dignità imperiale
so in Italia per essere incoronato, unì la dignità imperiale alla unita alla Corona
Corona di Germania. di Germania
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