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Il Medioevo

     Le ragioni del  parte dovuto alla forza dell’esercito, i cui guerrieri erano legati ai
     successo dei Pipinidi  sovrani da un rapporto di vassallaggio: per la loro fedeltà al so-
                    vrano erano ricompensati con la concessione beneficiaria di ter-
                    re del patrimonio regale (v. cap. 6). Quando le terre non erano
                    sufficienti, venivano requisite alla Chiesa, confisca temperata dai
                    successi contro i musulmani e dalla protezione assicurata ai cri-
     L’appoggio     stiani. Anche i rapporti con la Chiesa furono determinanti nel-
                          Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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     dei sovrani franchi  l’affermazione dei Pipinidi. Pipino di Heristal e Carlo Martello ave-
     alla missione  vano appoggiato le missioni evangelizzatrici dei Benedettini e il
     evangelizzatrice dei  Regno franco aveva così ottenuto l’appoggio dei papi e del mo-
     monaci benedettini  naco Bonifacio poi incaricato di riorganizzare la Chiesa franca.
                    Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, secondo una versione uf-
                    ficiale, chiese a papa Zaccaria «se fosse giusto che i re franchi por-
                    tassero il nome di re senza avere l’autorità regia», intendendo con
     Per incarico di papa  questo affermare che il governo di fatto era gestito dai maggior-
     Zaccaria, il monaco  domi e non dai sovrani. Il papa incaricò così Bonifacio di nomi-
     Bonifacio nomina  nare re Pipino (751), ungendolo con il crisma per la consacra-
     Pipino re dei Franchi  zione dei vescovi, dopo che un’assemblea di Franchi aveva de-
                    posto il re Childerico. La legittimazione papale stabilì la base del-
     Pipino ottiene   l’alleanza tra Franchi e Papato. Stefano II ripeté la consacrazione
     da papa Stefano II   di Zaccaria e conferì a Pipino e ai figli il titolo di “patrizio dei Ro-
     il titolo di “patrizio  mani”, con cui diventavano protettori della Chiesa, in cambio del-
     dei Romani”    la promessa di Pipino di combattere i Longobardi in Italia (Pro-
                    missio Carisiaca, v. cap. 4). A Pipino succedettero i figli Carlo e
                    Carlomanno che la madre fece sposare con le figlie del re lon-
     Carlo, unico sovrano  gobardo Desiderio. Morto Carlomanno nel 771, Carlo si fece no-
     dei Franchi, scende  minare unico sovrano dei Franchi scavalcando i figli del fratello.
     in Italia per sedare  Su richiesta del pontefice Adriano I scese in Italia e sconfisse i
     alcune rivolte   Longobardi dei quali si fece sovrano (774). Tra il 776 e il 787 ven-
     e annette il Ducato  ne in Italia altre tre volte per sedare le rivolte dei Longobardi dei
     di Spoleto     ducati del centro-sud e riuscì così ad annettere anche il Ducato
                    di Spoleto. Nel 778 condusse una spedizione contro gli Arabi di
     La spedizione contro  Spagna, al confine occidentale, che si concluse però con il mas-
     gli Arabi e la rotta   sacro della retroguardia dell’esercito a opera dei montanari ba-
     di Roncisvalle  schi (l’episodio, noto col nome di “rotta di Roncisvalle”, fu l’og-
                    getto della Chanson de Roland, la più famosa delle “gesta” del
     La vittoria    ciclo carolingio). La vittoria sui Sassoni nel 785 permise a Carlo
     sui Sassoni    di dominare anche la Germania settentrionale (da cui nel IX sec.
                    sorgerà la seconda dinastia imperiale). Nel 788 spodestò il duca
                    Tassilone, vassallo del padre, che tramava alle sue spalle; in que-
                    sto modo incorporò al Regno anche Carinzia e Baviera. Nel 796
     La vittoria sugli   inflisse una dura sconfitta al popolo mongolo degli Avari. Tra l’801
     Avari e l’istituzione  e l’813 tolse agli Arabi la Catalogna e la città di Barcellona in Spa-
     della Marca    gna, che organizzò come zone di difesa col nome di Marca Hi-
     Hispanica      spanica(il termine “marca” indicava proprio le circoscrizioni nel-
                    le zone di frontiera aventi lo scopo di proteggere i confini).
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