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Il Medioevo
L’EDITTO DI ROTARI
L’Editto di Rotari, redatto in latino e com- in tre ordini, i liberi (arimanni), i semili-
posto di 388 articoli, ebbe come fonti la beri (aldi) e i servi, e ha come fonda-
tradizione longobarda, le altre legisla- mento la famiglia. Base dei rapporti fa-
zioni barbariche (tra cui la Lex Visi- miliari è il mundio, la protezione del ca-
gothorum) e il diritto romano giustinia- po famiglia sulle donne e sui minorenni.
neo e pregiustinianeo. Nonostante co- Un’importante novità introdotta dall’E-
stituisse un notevole passo avanti ri- ditto fu l’abolizione della faida, cioè la
spetto ai tempi di Alboino, l’Editto con- vendetta privata, sostituita dal guidrigil-
teneva ancora credenze superstiziose e do, cioè il pagamento di una somma in
usanze barbariche. Esso rappresenta tut- denaro alla parte lesa, variabile a se-
tavia un’importante e utile fonte per ri- conda dell’offesa arrecata (un pugno co-
costruire la vita sociale ed economica stava 3 soldi, uno schiaffo 6 ecc.) e del-
dei Longobardi. La società appare divisa la posizione sociale dell’offeso.
Da Rotari a Desiderio
Il consolidamento Mentre l’Italia bizantina si andava indebolendo sotto il peso di
e l’espansione del spinte autonomiste, il Regno longobardo si andò consolidando
Regno sotto Rotari ed espandendo, soprattutto sotto il re Rotari (636-652). Que-
sti, pur essendo di religione ariana, non perseguitò i cattolici,
ma cercò di rafforzare l’arianesimo facendo nominare vescovi
ariani in ogni diocesi. Fautore della lotta contro i Bizantini, con-
L’Editto di Rotari quistò la Liguria e Salerno. Nel 643 emanò il famoso editto che
porta il suo nome, la prima raccolta longobarda di leggi scritte
che ebbe validità su tutto il regno. Alla morte di Rotari il parti-
to cattolico riacquistò importanza e potere, l’arianesimo scom-
parve a poco a poco e migliorarono i rapporti di convivenza tra
Longobardi e Romani, mentre l’Impero bizantino entrò in una
crisi irreversibile anche a causa della lotta iconoclastica (v. cap.
L’opposizione 2). Il raddoppio dell’imposta fondiaria istituito dall’imperatore
italiana a Bisanzio Leone III Isaurico colpì profondamente il Papato che si fece co-
sì portavoce dell’opposizione a Bisanzio. A Ravenna e a Roma i
Il re Liutprando governatori bizantini furono uccisi (727). Liutprando, nuovo re
estende i domini dei Longobardi (712-744), ne approfittò per occupare l’Esarca-
longobardi to (la zona attorno a Ravenna), la Pentapoli (le Marche) e pe-
netrare nel Ducato romano occupando Sutri (728). A questo
punto però Liutprando venne a patti con papa Gregorio II, del-
la cui alleanza necessitava per potersi opporre ai Franchi e ai Bi-
La donazione di Sutri zantini, donandogli (o meglio restituendogli) la città di Sutri. A
simbolo dell’inizio questo episodio vengono fatte solitamente risalire le origini del
del potere potere temporale della Chiesa e a Sutri il primo nucleo dello
temporale Stato della Chiesa (Patrimonium Petri, Patrimonio di Pietro). Il
della Chiesa programma di conquista della penisola fu ripreso da Astolfo che
nel 751 si impadronì di Comacchio, Ferrara e Ravenna, annetté
il Ducato di Spoleto e arrivò a minacciare quello romano.
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