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7 Strutture produttive
e demografia nel Medioevo
L’economia dell’età feudale fu essenzialmente rurale, avendo il proprio centro
nelle ville, aziende agrarie costituite da più poderi vicini. Ogni villa era gestita
da un padrone che ne governava una parte con l’aiuto dei suoi servi,
affidando la rimanente a coloni che gli pagavano un affitto in natura.
I contadini non potevano abbandonare la terra che lavoravano, rimanendovi
legati da padre in figlio, e furono detti per questo “servi della gleba” (cioè
della terra). Tra la fine del X sec. e l’inizio dell’XI, la divisione dei ruoli sociali
fu oggetto di una vera e propria elaborazione dottrinale e le funzioni specifiche
alle tre caste degli ecclesiastici, dei signori laici e dei contadini furono
considerate il riflesso sul piano sociale di quelle differenze di natura fra gli
uomini che già i padri della Chiesa avevano distinto in pneumatici (o spirituali),
psichici (in cui prevalgono le tendenze dell’anima), e ilici (in cui prevalgono
gli impulsi del corpo). A partire dall’Anno Mille vi fu una rinascita della vita
in generale, si intensificarono i traffici commerciali (notevoli in Italia quelli delle
cosiddette repubbliche marinare), il potere passò dalle mani dei nobili a quelle
della nascente classe media. In età comunale, i Comuni versarono somme
di denaro ingenti per affrancare i servi residenti, ottenendo di indebolire
il latifondo e popolare le città. Nelle campagne iniziarono opere di bonifica
e di dissodamento. Le strutture feudali si sgretolarono; si svilupparono nuovi
ceti sociali (la cosiddetta borghesia): uomini di legge, mercanti, medici, piccoli
artigiani che parteciparono alla vita politica. L’andamento demografico,
per tre secoli, dal 1000 al 1300, andò crescendo, fermato solo dall’epidemia
di peste del 1346 e in seguito dalla Guerra dei Cento Anni.
Economia e società feudali
L’esistenza della grande proprietà fondiaria fu il presupposto La grande proprietà
del sistema feudale e la base dell’economia. Le grandi proprietà, fondiaria
dette ville, erano formate da due parti distinte: una apparte- presupposto
nente al padrone, detta parte dominica (dal termine latino do- del sistema feudale
minus, che significa padrone), e una costituita da mansi cioè
appezzamenti di terreno (da cui il nome di parte massaricia). I L’organizzazione
mansi comprendevano un’abitazione, un orto, dei terreni col- delle ville
tivabili e talvolta una vigna e vi lavoravano dei servi, o anche uo-
mini liberi, che versavano al padrone un canone in natura e in
certi periodi (di solito quelli più importanti: l’aratura, la semi-
na, la vendemmia) andavano a lavorare gratuitamente nella par-
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