Page 125 - Storia della Russia
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La maturità della cultura russa

        La letteratura

        Dalla metà del XVIII secolo, soprattutto grazie al mecenatismo di Caterina, la letteratura
        ebbe un rapido sviluppo. Caterina stessa fu autrice di commedie, racconti e opere storiche.
        Nei primi anni del suo regno istituì una società di traduttori e nel 1769 pubblicò la prima
        «rivista satirica» russa, sull’esempio dell’inglese «The Spectator» di Addison e Steele, che

        sbeffeggiava  le  manie  della  società  e  affrontava  le  questioni  del  momento.  Il  più
        importante  editore  di  questo  genere  di  pubblicazioni  fu  il  giornalista  Nikolaj  Novikov,
        all’inizio un protetto di Caterina, poi noto massone. Nel 1783, «per oscurare in Russia la
        gloria della Francia» fu fondata l’Accademia russa (Rossijskaja Akademija), che funzionò
        come  organismo  indipendente  fino  alla  sua  fusione  con  l’Accademia  delle  scienze  nel
        1841. Il suo primo presidente (1783-1796) fu Ekaterina Daškova, letterata e intellettuale di
        famiglia aristocratica, nonché figura straordinaria e atipica, come la sua amica imperatrice;
        la Daškova rivestì al contempo anche la carica di presidente dell’Accademia delle scienze.
        Nel 1789 l’Accademia russa pubblicò il primo dizionario della lingua russa.

           Nel 1783, con un decreto epocale, Caterina autorizzò la fondazione di tipografie private,
        dando così un forte slancio alla produzione letteraria e allo sviluppo del mercato librario
        (il decreto, tuttavia, fu abrogato nel 1796 a causa della Rivoluzione francese). La censura,
        che sotto Caterina era stata leggera e sporadica, con Paolo si intensificò: regolamentata per
        la  prima  volta  da  un  primo  ampio  Statuto  del  1804,  da  quel  momento  fu  esercitata  in
        maniera più opprimente, anche se in misura diversa a seconda del periodo.


           Nella seconda metà del XVIII secolo, anche se la letteratura restava sostanzialmente un
        passatempo per dilettanti di origini aristocratiche, fecero la loro comparsa alcuni grandi e
        originali talenti letterari. All’individualità e all’intimità del poeta Gavriil Deržavin faceva
        da contraltare la greve solennità delle odi cerimoniali di Lomonosov. Apparvero i primi
        romanzieri. Ivan Krylov, autore di favole, fu anche editore di riviste letterarie. Le opere
        teatrali di Vladimir Lukin e Denis Fonvizin segnarono il passaggio dal dramma classico
        alla commedia di costume. Il grande successo di Fonvizin, Il brigadiere (1768), contro
        l’imperante  gallomania,  era  modellato  su  Jean  de  France  del  danese  Holberg;  il  suo
        capolavoro, Il minorenne (1782), che per stile e contenuto può essere paragonato a Ella si
        umilia  per  vincere  di  Oliver  Goldsmith,  viene  tuttora  rappresentato  in  Russia.  Sotto
        Caterina il teatro prosperò; a quelli pubblici e di corte si affiancarono teatri organizzati da
        facoltosi  membri  dell’aristocrazia  in  cui  recitavano  attori  servi  della  gleba.  (Un  caso
        celebre e tragico fu quello del ricchissimo conte Nikolaj Šeremetev, che si innamorò e
        sposò  in  segreto  la  prima  attrice  del  suo  teatro,  la  serva  colta  e  talentuosa  Paraša
        [Praskovija] Žemčugova: le difficoltà e le resistenze della società ad accettare una simile
        unione  distrussero  le  loro  vite.)  La  cultura  letteraria  si  diffuse  anche  nelle  città  di

        provincia.  Con  il  sostegno  della  nobiltà  locale,  il  governatore  di  Tambov,  Deržavin,
        organizzò      rappresentazioni       di    attori    dilettanti    e    altre    attività    artistiche.
        Contemporaneamente anche in provincia cominciarono ad apparire tipografie e riviste.

           Alla  svolta  del  secolo  la  letteratura  cominciò  a  politicizzarsi.  Fino  a  quel  momento
        quasi ogni espressione letteraria era nata sotto gli auspici della corte, vicino a essa o nella
        società dei cortigiani. Caterina aveva sovvenzionato le riviste di Novikov, Deržavin aveva
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