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                                                                                      La cultura del Nilo


                     nell’antichità: la «carta» degli antichi (ancora oggi la parola inglese paper, che indica la
                     carta, deriva appunto dal termine «papiro»).
                     Ma il meraviglioso «dono» che il Nilo regolarmente offriva all’Egitto poteva essere godu-
                     to solo a prezzo di un enorme impegno che prevedeva due elementi indispensabili: il coor-
                     dinamento di un potere politico in grado di imporsi e dirigere, e la fatica immane dei con-
                     tadini [® I contadini egizi].
                      Una cultura compatta La lunghissima striscia di territorio abitato, sulle due rive del
                     Nilo (larga da poche centinaia di metri fino a 20 km), aveva un carattere di notevole
                     compattezza. A sud il paese era relativamente protetto dalle cateratte; a nord dal Medi-  GUIDAALLOSTUDIO
                     terraneo; a est e a ovest da ampie distese desertiche, dove erano impossibili (escluse al-  1. Perché l’Egitto è un «dono del
                                                                                                         Nilo»?
                     cune oasi) forme d’insediamento stabili. Queste caratteristiche territoriali molto parti-  2. Quali sono i caratteri che
                     colari spiegano l’eccezionale continuità della storia dell’Egitto antico: la civiltà egizia,  accomunano la civiltà egizia e quella
                                                                                                         mesopotamica?
                     nel corso dei secoli, fu politicamente indipendente oppure subì varie dominazioni stra-  3. Come si dice «carta» in inglese?
                     niere (di Persiani, di Greci, di Romani), ma mantenne caratteristiche peculiari per cir-  Perché?
                     ca quaranta secoli.



                     2. Regni e periodi intermedi

                     La storia dell’Egitto antico viene solitamente inquadrata in un alternarsi di regni (vale a
                     dire di fasi caratterizzate da un forte potere centrale) e di periodi intermedi (epoche di
                     frammentazione politica). Dopo un lungo periodo chiamato «predinastico», si distinguo-
                     no pertanto un Antico regno, un Medio regno e un Nuovo regno, interrotti da un Primo e
                     da un Secondo periodo intermedio.
                      Antico regno Durante l’Antico regno (2650-2200 a.C.) il potere del faraone appare or-  potere assoluto
                     mai saldamente consolidato in forme assolute. La sua persona è oggetto di un’autentica  Dal latino absolutus, «sciolto da
                                                                                                         ogni vincolo». Si dice di un sovrano
                     venerazione. Non è un caso che proprio questa sia l’epoca delle grandi piramidi, fatte co-  che detiene un potere del tutto
                     struire da faraoni come Gioser, Senefru, Cheope, Chefren e Micerino [® Il mistero delle  libero da controlli e
                     piramidi, p. 82]. Viene creato un sistema ben organizzato di governatori locali, che il po-  condizionamenti da parte di altri
                                                                                                         organi, autorità o poteri dello Stato.
                     tere centrale riesce a controllare e a dirigere bene e con grande autorità. Numerose cam-
                     pagne militari vengono compiute (probabilmente sotto Senefru) per il controllo della Nu-
                     bia, una regione vitale per il rifornimento di oro e di altri beni preziosi (ebano, avorio,
                     pelli di leopardo, ecc.).
                     Questa posizione di forza del potere centrale viene meno con il Primo periodo interme-  faraone
                     dio (2200-2040 a.C.): per ragioni che non conosciamo, i governatori locali prendono gra-  Titolo del sovrano dell’antico Egitto.
                     dualmente il sopravvento, danno vita a principati autonomi che spezzano l’unità politica  Il termine, che significa «grande
                                                                                                         casa», in origine indicava il palazzo
                     dell’Egitto, si tramandano la carica di padre in figlio. Inondazioni disastrose e carestie  reale, considerato la sede terrena del
                     sempre più frequenti testimoniano che non esiste più un potere forte, in grado di impor-  potere divino. In seguito passò a
                                                                                                         indicare la persona del re.
                     re e coordinare quei lavori di massa che sono necessari a disciplinare le inondazioni del
                     Nilo e ad accumulare scorte in vista di carestie. Il disordine, l’insicurezza, la ribellione
                     sembrano diffondersi ovunque.
                      Medio regno La crisi del potere centrale e il caos di cui appariva ormai preda il po-  crisi
                     polo egizio furono interrotti da un periodo di rinascita, che coincide con il cosiddetto Me-  È uno stato transitorio (di varia
                                                                                                         durata) di particolare difficoltà o
                     dio regno (2040-1786 a.C.). Fu ripresa la politica di espansione verso la Nubia, e gli eser-  turbamento nella vita individuale o
                     citi egizi giunsero fino alla seconda cateratta. Artefice di questa impresa fu il faraone Se-  collettiva.
                     sostri III (1878-1843 a.C.), al quale si deve anche un tentativo di espansione verso la Pa-
                     lestina. Questo sovrano riorganizzò il regno ridimensionando drasticamente il potere dei
                     governatori e dividendo il paese in quattro «regioni» efficacemente amministrate. Il suo

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