Page 88 - Profili di Storia
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                                                                                      La cultura del Nilo



                     1. L’Egitto, dono del Nilo
                                                                                                         MAR MEDITERRANEO
                     Al di fuori dell’area del Vicino Oriente propriamente detto (Mesopotamia, Ana-  Canopo     Tanis  Pelusio
                     tolia, Siria, Palestina) il principale polo di sviluppo della civiltà urbana fu rap-  Sais  Busiris
                     presentato dall’Egitto.                                                        BASSO EGITTO  Eliopoli  SINAI
                                                                                                           Giza  • Menfi
                      Il ciclo del Nilo L’Egitto è un «dono del Nilo»: questa famosa definizione, for-   Saqqara
                     mulata dal grande storico greco Erodoto (V sec. a.C.), coglie senza dubbio l’a-     FAYYU ¯ M  Eracleopoli
                     spetto fondamentale della storia egizia. Il fiume Nilo nasce dai grandi laghi equa-               MAR ROSSO
                     toriali dell’Africa e dalle montagne dell’Etiopia e scorre in direzione nord, verso
                     il Mediterraneo. Per un primo tratto, il suo corso è tumultuoso, ma a circa 1200          Tell el-Amarna
                                                                                                               (Akhetaton)
                     km dal mare, superata l’ultima cateratta, il fiume scorre lento e maestoso, con la  DESERTO LIBICO  Nilo
                     sua corrente fangosa, fino al delta, dove si frammenta in numerosi bracci. La Val-
                     le e il Delta (che vengono anche definiti come Alto Egitto e Basso Egitto) com-             Abido  Dendera
                                             2
                     prendono circa 34.000 km di terreno irrigabile dal fiume per mezzo di canali, e            ALTO  Tebe  Karnak
                     dunque coltivabile. Si ripeteva, in questa regione, una situazione analoga a quel-        EGITTO  Edfu
                     la che abbiamo descritto a proposito del Tigri e dell’Eufrate [®2.2].                             Siene (Assuan)
                     Il Nilo, tuttavia, è un corso d’acqua molto più regolare del Tigri e dell’Eufrate:                   Philae
                     alimentata dalle abbondanti piogge dell’Africa subtropicale e dallo scioglimen-         BASSA NUBIA
                     to delle nevi degli altipiani etiopici, l’inondazione avveniva con sorpren-  L ANTICO EGITTO
                     dente puntualità nel mese di giugno. Dapprima si verificava un lento pro-  oasi         Abu Simbel
                     cesso d’infiltrazione, che inumidiva dal di sotto i terreni arabili. Ma verso  depressioni
                                                                                               piramidi
                     la metà di luglio accadeva un vero e proprio straripamento del fiume che  cateratte del Nilo
                     ricopriva le terre circostanti sotto due metri d’acqua. A partire dalla metà                    ALTA NUBIA
                     di settembre il fenomeno assumeva un andamento inverso: le acque si ritiravano
                     e, verso la fine di ottobre, il Nilo rientrava nel suo letto lasciando tutto intorno
                     un suolo ben umidificato e soprattutto ricco di sali minerali e di detriti organici, prezio-  π L’antico Egitto
                     si fertilizzanti per la coltivazione. I prodotti dell’agricoltura erano vari: cereali come l’or-
                     zo e il frumento; legumi come le lenticchie e i fagioli; ortaggi; alberi da frutto come la vi-
                     te, i fichi, i datteri. Rinomata era la finezza
                     del lino egizio, mentre dalla pianta del pa-
                     piro si ricavavano funi e stuoie, scato-
                     le, sandali, imbarcazioni leggere. Lo
                     stelo di questa pianta, opportu-
                     namente lavorato, forniva                                                        C
                     il materiale per scri-
                     vere più diffuso                                                                    cateratta
                                                                                                         Stretta zona dell’alveo di un fiume
                                                                                                         originata dall’erosione di una
                                                                                                         cascata. La cateratta si distingue
                                                                                                         dalla cascata tipica (con un unico,
                                                                                                         grande salto) perché frazionata in
                                                                                                         una serie di piccoli salti alternati a
                                                                                         B
                                                                                                         sporgenze rocciose.

                                                                                         √ Il regime del Nilo
                                                                                         [disegno di D. Spedaliere]
                                                                                         Dalla metà di luglio alla metà di novembre circa il Nilo
                                                                                         raggiunge il massimo della piena, che può superare anche i
                                                                                         sette metri (A); nei mesi successivi il fiume ritorna ai valori
                                                                                         normali (B), fino a raggiungere un livello di siccità fra marzo
                                                                                         e luglio (C). Fra novembre e marzo i terreni sulle sponde
                                                                                         del fiume possono essere seminati, per poi passare alla
                                                                     A                   mietitura prima che il fiume ritorni ai livelli di piena.

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