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                                             Modulo 8
                                             La società feudale


                                             popolari ci è giunto pertanto attraverso il filtro di quella ristrettissima élite che deteneva
                                             il monopolio della scrittura. Lo storico, quindi, deve cercare di andare oltre questo filtro
                                             e di raggiungere lo strato sommerso della cultura popolare. Alcuni documenti consento-
                                             no, più di altri, di illuminare, sia pur di una luce debole e riflessa, questo strato sommer-
                                             so. Si tratta, in particolare, di opere destinate all’edificazione morale e religiosa delle mas-
                                             se, che si indirizzavano consapevolmente a un uditorio vasto: Vite di santi che racconta-
                                             vano le imprese degli eletti di Dio, modelli per tutta la Cristianità; penitenziali, cioè ma-
                                             nuali a uso dei confessori, in cui si inventariavano i peccati dei fedeli e si indicava la pu-
                                             nizione prevista per ognuno di essi; descrizioni di viaggi nell’oltretomba, che mostrava-
                                             no agli uomini le pene che attendevano i peccatori e le ricompense che spettavano alle

                                 sermone     anime buone nell’aldilà; sermoni e trattati divulgativi, che spiegavano alle masse i princì-
                   Composizione poetica di carattere  pi fondamentali della teologia cristiana.
                         didascalico e moralistico.
                                             Tutte queste opere avevano alcuni elementi in comune. Erano scritte in forma semplice e
                                             diretta, ed evitavano le preziosità dello stile e le parole dotte e ricercate. Anche se gli esem-
                                             plari che oggi leggiamo sono scritti in latino, esse erano originariamente composte in lin-
                 GUIDAALLOSTUDIO             gua volgare (l’unica che il popolo comprendesse) oppure presupponevano una traduzio-
                 1. Qual è l’oggetto di studio della  ne in volgare. Esse non trasmettevano un pensiero teologico profondo e raffinato ed evi-
                 storia della mentalità?
                 2. Perché è difficile studiare la  tavano le astrazioni e i ragionamenti di carattere generale. Miravano al concreto e rap-
                 mentalità popolare nel Medioevo?  presentavano immagini semplici, proponendo paragoni immediati, che rimandavano al-
                 3. Su quali fonti scritte si basa lo
                 studio della mentalità popolare?  l’esperienza quotidiana dei fedeli.
                 4. Durante il Medioevo si parlava il  Nel momento in cui gli autori di questa letteratura di massa (nel senso – lo ripetiamo –
                 latino?
                                             che veniva diffusa alle masse, non che veniva letta dalle masse) si ponevano il problema
                                                                            di una trasmissione ai «semplici» e agli analfabeti, fini-
                                                                            vano spesso per utilizzare – proprio ai fini della comu-
                                                                            nicazione – elementi del patrimonio culturale del loro
                                                                            uditorio. È proprio questa interazione culturale, deter-
                                                                            minata dalla pressione dell’uditorio sugli autori, che
                                                                            offre allo storico la possibilità d’intravedere la menta-
                                                                            lità popolare.



                                                                            2. Il bene e il male

                                                                            O con Dio o con Satana La vita spirituale dei Cri-
                                                                            stiani, e quindi di quasi tutti gli abitanti dell’Europa,
                                                                            era dominata da una visione dualistica: nel mondo – si
                                                                            credeva – era in atto un’incessante battaglia tra il «Be-
                                                                            ne» e il «Male», tra Satana e Dio. Rispetto a questo
                                                                            scontro, che assumeva la vera e propria caratteristica di





                                                                            √ Particolare del Giudizio Universale, XII sec.
                                                                            [Duomo di Torcello, Venezia]
                                                                            L’antagonismo tra Dio e il Demonio nell’eterna disputa per la salvezza o
                                                                            la perdizione delle anime ha un punto di arrivo in cui le forze del bene e
                                                                            quelle del male collaborano nella realizzazione dell’unica volontà divina.
                                                                            Stabilito il destino dei dannati, nel giorno del Giudizio Universale, le
                                                                            schiere celesti cooperano alla loro punizione: in questo mosaico, due
                                                                            angeli attizzano le fiamme dell’inferno che circondano il trono di Lucifero;
                                                                            nelle fasce inferiori, i singoli riquadri rappresentano differenti punizioni
                                                                            infernali.

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