Page 708 - Profili di Storia
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                                                                                                Dossier
                                                                                         Il castello: simbolo
                                                                                        di una nuova società



                                                                                                           √ Il vassallo rende omaggio
                                                                                                           al suo signore, XIII sec.
                                                                                                           In cambio della promessa di fedeltà
                                                                                                           il vassallo ottiene l’assegnazione di
                                                                                                           un feudo, di cui lo scrivano al centro
                                                                                                           della scena redige l’atto.






























                        La fedeltà del vassallo
                        Nella lettera del 1020 che Fulberto, vescovo di Chartres e teologo, scrive al duca d’Aquitania, vie-
                        ne individuata e descritta la bilateralità del vincolo che lega vassallo e signore e, insieme, la natu-
                        ra eminentemente morale di questo vincolo, fondato sulla reciproca fedeltà e protezione.


                        DOC2
                         Da R. Boutruche, Signoria e feudalesimo, Bologna 1978,  può essere difeso. Onesto affinché non lo  delmente al suo signore il consiglio e l’aiu-
                         pp. 368 sg.                         danneggi nei suoi diritti di giustizia o nelle  to, se vuole sembrare degno del beneficio
                                                             altre cause che sembrano essere legate alla  e rispettare quella fedeltà che ha giurato.
                         Fulberto vescovo al gloriosissimo duca  sua onestà. Utile affinché non lo danneggi  Anche il signore deve contraccambiare in
                         d’Aquitania Guglielmo.              nei suoi possessi. Facile o possibile affinché  tutte queste cose il suo fedele, perché se
                         Invitato a scrivere qualcosa sul tenore della  ciò che di buono il suo signore potrebbe fa-  non lo avrà fatto egli giustamente sarà rite-
                         fedeltà, io ho annotato per voi brevemente  cilmente fare, egli non glielo renda difficile  nuto infido; così quello, se sarà colto men-
                         le cose che seguono dai libri che fanno testo.  oppure non gli renda impossibile ciò che a  tre viene meno ai suoi obblighi, con l’azio-
                         Colui che giura fedeltà al suo signore deve  quello sarebbe possibile.   ne o col consenso sarà ritenuto perfido e
                         sempre tenere presenti alla memoria queste  È giusto che il fedele si guardi da questi at-  spergiuro.
                         sei parole: incolume, sicuro, onesto, utile,  ti nocivi; ma non perciò egli merita di esse-
                         facile, possibile. Incolume affinché non  re accusato; infatti non è sufficiente aste-  GUIDAALLALETTURA
                         danneggi corporalmente il signore. Sicuro  nersi dal male ma anzi bisogna fare il bene.  1. Che cosa significava essere fedele per
                         affinché non lo danneggi nelle sue cose se-  Dunque è importante che, per quanto ri-  Fulberto?
                                                                                                  2. Che tipo di vincolo legava reciprocamente il
                         grete oppure nelle fortificazioni dalle quali  guarda le sei cose sopra dette, egli presti fe-  vassallo e il signore?



                        L’ereditarietà dei feudi

                        Il capitolare emanato dall’imperatore Carlo il Calvo il 14 giugno dell’877 a Quierzy-sur-Oise, un
                        piccolo centro della Francia settentrionale, stabilisce la possibilità che i figli dei feudatari mag-
                        giori ereditino gli onori e le dignità del genitore, cioè possano succedergli tanto nella carica quan-

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