Page 707 - Profili di Storia
P. 707

P2_Modulo08.qxp  19-03-2010  13:15  Pagina 692











                   DOSSIER                   Il castello: simbolo
                                             di una nuova società


                        Quale vincolo           n età carolingia si diffuse quella particolare forma di organizzazione politico-sociale che carat-
                                              Iterizzerà la società europea dei secoli IX-XII:il feudalesimo.Con questo termine si intendono sia
                       legava i vassalli
                                   al re?     i rapporti giuridico-politici basati sul vassallaggio, sia una particolare forma di organizzazione eco-
                                              nomica, il sistema curtense.
                                              Carlo Magno, nel tentativo di legare a sé l’irrequieta nobiltà franca, diede nuovo impulso all’antica
                      In che modo era         tradizione del vassallaggio, estendendola poi a tutte le terre dell’impero. Si trattava di un vincolo di
                         organizzato il       natura morale, sancito da un giuramento [®DOC1], che legava i potenti del regno al re: in cambio
                  sistema economico           di un beneficio, generalmente un possedimento terriero, revocabile dall’imperatore, i vassalli assi-
                               feudale?       curavano al signore fedeltà e sostegno militare [®DOC2]. I vassalli di Carlo a loro volta ebbero al-
                                              tri vassalli, sino alla creazione di una fitta rete di relazioni.
                                              Nel tempo, specioe dpo la morte di Carlo Magno, i feudatari accentuarono la tendenza a sottrarsi
                                              agli obblighi nei confronti del potere centrale. Nell’877, infatti, Carlo il Calvo fu costretto a emanare
                                              il capitolare di Quierzy, con il quale si riconosceva l’ereditarietà dei feudi maggiori, ossia di quei
                                              feudi ottenuti direttamente dal sovrano [®DOC3]. Successivamente questo privilegio fu esteso a
                                              tutti i feudi, detti minori, perché non concessi direttamente dall’imperatore, bensì da un feudatario
                                              ai suoi vassalli [®DOC4].
                                              La graduale tendenza a ritagliarsi spazi autonomi rispetto all’autorità centrale ebbe il suo simbolo
                                              nel castello. Nati come fortezze per la difesa contro i nuovi invasori Saraceni, Ungari e Vichinghi, i
                                              castelli proliferarono anche quando le invasioni cessarono e divennero emblema del potere coerci-
                                              tivo, il banno, che il signore esercitava sul suo territorio.
                                              Al nuovo ordinamento feudale corrispondeva un nuovo sistema economico, fondato sulla curtis, la
                                              villa. Generalmente la villa comprendeva due parti: la pars dominica, costituita dalle terre gestite di-
                                              rettamente dal proprietario; la pars massaricia, costituita da un numero variabile di poderi, affidati a
                                              singole famiglie di contadini o di servi, che dovevano al proprietario una parte del raccolto e servi-
                                              zi consistenti in giornate di lavoro [®DOC5].




                                             Il giuramento

                                             Il rapporto di vassallaggio non era un semplice contratto, ma un legame di ordine morale, sanci-
                                             to da un rito intriso di elementi religiosi. Il futuro vassallo, in ginocchio, metteva le mani congiunte
                                             in quelle del signore, per dichiarare la sua volontà di diventare uomo di un altro uomo (era que-
                                             sto, per l’appunto, l’atto di «omaggio»). Il signore faceva quindi rialzare il vassallo, che prestava
                                             giuramento di fedeltà posando la mano destra su un oggetto sacro (molto spesso una reliquia) e
                                             recitava un giuramento. Nell’858, il re dei Franchi Carlo II detto «il Calvo» ricevette un solenne
                                             giuramento da parte dei suoi seguaci e prestò a sua volta giuramento nei loro confronti.

                 DOC1
                  Monumenta Germaniae Historica, Leges, I, p. 457  ciascuno di voi secondo il suo stato e la sua  di qualcuno, fino a quando Dio mi darà in-
                                                      persona e farò in modo che sia onorato e  telletto e potere; e se a causa della mia de-
                  «Per quanto saprò e potrò, con l’aiuto di  aiutato; a ciascuno assicurerò la sua pro-  bolezza dovessi comportarmi in modo
                  Dio, senza nessun inganno né frode, vi sarò  pria legge e giustizia; e verso chi ne avrà bi-  contrario a questa decisione, non appena
                  fedelmente d’aiuto con il consiglio e il so-  sogno e ragionevolmente ne farà richiesta,  me ne sarò reso conto, cercherò di porvi ri-
                  stegno, secondo il mio ufficio e la mia per-  mostrerò quella ragionevole misericordia  medio volontariamente».
                  sona, affinché possiate conservare ed eser-  che è dovere di un re fedele per onorare e
                  citare quel potere che Dio vi concesse, se-  difendere secondo giustizia i suoi fedeli.
                  condo la sua volontà, per la salvezza vostra  Per quanto lo consente l’umana debolezza,  1. A giurare è ora il re.
                  e dei vostri fedeli».               non mi allontanerò mai da questa decisio-  GUIDAALLALETTURA
                  «Anch’io , per quanto saprò e ragionevol-  ne, nei confronti di nessuno, né per inten-  1. Cosa giura il vassallo?
                         1
                  mente potrò, con l’aiuto di Dio, onorerò  zione maligna, né per indebita esortazione  2. Cosa giura il re?

                 692
   702   703   704   705   706   707   708   709   710   711   712