Page 712 - Profili di Storia
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                                                                                      Le mentalità medievali



                        1. Uomini diversi da noi

                         Storia delle mentalità Il Medioevo è un’epoca profondamente diversa dalla nostra.
                        Questa diversità risalta subito, non appena ci poniamo alcune domande fondamentali:
                        che tipi di uomini erano quelli medievali, come si comportavano, come vedevano il mon-
                        do, la natura, che concezione avevano del tempo e dello spazio, del bene e del male? Ri-
                        spondere a queste e ad altre domande vuol dire entrare in pieno in quel campo di studi
                        che ha per oggetto le mentalità del passato.
                        La storia della mentalità ha un oggetto collettivo; cerca di rintracciare quello che era co-
                        mune negli atteggiamenti e nei comportamenti degli uomini che ci hanno preceduto. Cer-
                        to, penetrare nella mente di uomini che non esistono più è estremamente difficile, anche
                        se in questo ci aiutano le testimonianze scritte e quelle figurate, le storie tramandate oral-  † «Un angelo chiude le porte
                        mente, e anche gli oggetti della cultura materiale (armi, strumenti, ecc.). Ma lo storico del-  dell’Inferno»
                                                                                                           [British Library, Londra]
                        le mentalità ha anche qualche vantaggio: può, per esempio, condurre le sue ricerche su  Questa miniatura, tratta dal salterio
                        periodi molto lunghi, a volte addirittura millenari. La mentalità, infatti, si trasforma len-  di Henry di Blois, raffigura un angelo
                        tamente, molto più lentamente della storia politica o economica: accade che gli uomini  che chiude le porte dell’inferno,
                                                                                                           rappresentato simbolicamente dalla
                        trasformino la loro economia, cambino la forma di governo e sovvertano i rapporti di clas-  bocca di un mostro che ingoia le
                                                                                                           anime dei dannati. Questo tipo di
                        se, ma che alcuni aspetti del vecchio modo di pensare continuino a vivere, quasi di vita  immagini, comunissime nel corso di
                        propria.                                                                           tutto il Medioevo, rendevano le
                                                                                                           descrizioni scritte dell’oltre tomba
                         Livelli di mentalità La storia della mentalità tende a cogliere gli elementi «collettivi»,  più efficaci.
                        ma sulla reale possibilità di raggiungere questo obietti-
                        vo occorre intendersi. I documenti utilizzati da chi stu-
                        dia le mentalità del passato, e in particolare dell’età me-
                        dievale, sono, infatti, in grandissima parte, espressione
                        dei ceti al potere, gli unici che detenessero il privilegio
                        della scrittura; questi documenti esprimono di conse-
                        guenza i sentimenti, la visione del mondo, i valori di
                        un’élite. Si trattava di una cultura egemone, che aveva
                        quindi anche una forte circolazione e una grande capa-
                        cità di penetrazione tra le masse popolari. Essa non cir-
                        colava ovviamente soltanto in forma scritta, dal mo-
                        mento che la grandissima maggioranza della popola-
                        zione era analfabeta, ma oralmente, soprattutto trami-
                        te i sermoni, le prediche, l’attività evangelizzatrice de-
                        gli uomini di Chiesa. Essa veniva anche proposta diret-
                        tamente come modello, nello stesso comportamento
                        pubblico dei signori. Sotto questi aspetti la mentalità
                        dei ceti dominanti finiva per diventare realmente «col-
                        lettiva», in quanto condivisa o accettata dall’insieme
                        della popolazione. Ma ciò non deve portare a trascura-
                        re l’importanza della mentalità popolare, che aveva pu-
                        re una sua autonomia e che influenzava, in una certa
                        misura, la cultura dei ceti alti.
                         Il problema delle fonti Qui il compito dello storico
                        diventa quanto mai arduo. L’analfabetismo delle mas-
                        se popolari ha impedito, come si accennava, che questa
                        cultura lasciasse testimonianze dirette. Quello che sap-
                        piamo sui sentimenti e sui comportamenti delle masse


                                                                                                                                697
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