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                                                                                         Il castello: simbolo
                                                                                        di una nuova società



                        La struttura di una «curtis» carolingia
                        Lo schema bipartito dell’economia curtense fa comprendere le caratteristiche generali della con-
                        duzione agricola nell’alto Medioevo, ma la realtà era spesso assai più complessa. Un grande pro-
                        prietario poteva infatti possedere più villae o curtes e queste potevano avere un’organizzazione in-
                        terna alquanto articolata. Nel documento seguente è descritta in modo minuzioso la composizio-
                        ne di una delle tante villae dell’abbazia parigina di Saint-Germain-des-Prés, una delle maggiori
                        fondazioni monastiche di età carolingia, per la precisione quella di Palaiseau. Esso è tratto da un
                        celebre inventario («polittico») redatto all’inizio del IX secolo dall’abate Irminone, nel quale ven-
                        nero censite tutte le proprietà dell’abbazia, le villae, con il manso principale e i mansi concessi ai
                        contadini, l’assetto produttivo di ciascuna azienda, i tipi di corvées dovuti dai possessori dei man-
                        si, il numero delle famiglie contadine e la loro consistenza. Per avere un’idea dell’entità del com-
                        plesso fondiario di Saint-Germain-des-Prés si possono osservare i dati demografici calcolati sulla
                        base dell’intero polittico: al servizio dell’abbazia sono enumerati 10.026 individui suddivisi in
                        2088 famiglie.




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                         Da R. Boutruche, Signoria e feudalesimo, cit., pp. 318 sg.  possiede inoltre un’altra chiesa a Gif, te-  8 arpenti: pagano per il pascolo 2 moggi di
                                                             nuta dal prete Warodo. Vi risiedono sette  vino e due staia di senape nera.
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                         L’abbazia possiede a Palaiseau un manso  ospiti, i quali debbono una giornata lavo-
                         signorile con una casa e altre costruzioni  rativa alla settimana, se la chiesa dà loro il
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                         agricole in numero sufficiente. In questo  vitto, un pollo, cinque uova e quattro de-  1. Un manso che rientrava nella  pars massaricia
                         manso essa possiede sei colture di terra  nari; inoltre essa esige in dono un cavallo.  [®27.5].
                         arabile per la superficie complessiva di 287  Walafredo colono e sua moglie, colona, uo-  2. A queste unità di misura di superficie non è possi-
                         bunuaria  dove possono essere seminati  mini di San Germano, hanno con sé due fi-  bile attribuire un’equivalenza costante rispetto alle
                                                                                                  unità del sistema metrico decimale attuale.
                         1300 moggi di frumento e 127 arpenti di  gli. Il capofamiglia tiene due mansi inge-  3. Il moggio, come lo staio, è un’unità di misura di ca-
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                         vigna dove possono essere raccolti 800  nuili, per sette bunuaria di terra arabile, sei  pacità, tanto di aridi (soprattutto granaglie), quanto
                         moggi di vino. Ha 100 arpenti di prato,  arpenti di vigna, quattro arpenti di prato.  di liquidi (come in questo caso il vino).
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                         dove possono essere raccolti 150 carri di  Paga per ogni manso un bue all’anno; l’an-  4. L’allevamento dei maiali era praticato allo stato sel-
                         fieno e una foresta la cui circonferenza to-  no seguente un maiale adulto; quattro de-  vaggio e si svolgeva nelle foreste ricche di ghiande.
                         tale è stimata in una lega, dove possono es-  nari per il diritto d’uso del bosco, due mog-  5. In età carolingia i mansi si distinguono giuridica-
                                                                                                  mente in «ingenuili» e «servili» [®27.5], ma senza
                         sere ingrassati 50 maiali . L’abbazia vi pos-  gi di vino per il pascolo, una pecora con un  più alcun riferimento alla condizione dei possessori
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                         siede tre mulini di grano, che procurano un  agnello. Egli ara quattro pertiche per il  (ingenuus in latino significa «libero»): un nesso vali-
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                         censo di 154 moggi di grano, e una chiesa,  grano invernale e due pertiche per il grano  do molto tempo prima e di cui si era perso il senso,
                         costruita con ogni diligenza, da cui dipen-  primaverile; fa  corvées, trasporti, lavori  dato che persone di condizione servile potevano tro-
                                                                                                  varsi a possedere mansi ingenuili e viceversa.
                         dono 17 bunuaria di terra arabile, 5 arpen-  manuali e taglio di legna per quanto gli si  6. [®nota 2].
                         ti e mezzo di vigna e 3 arpenti di prato.  comanda; deve tre polli e quindici uova.  7. [®nota 2].
                         Inoltre essa vi possiede un manso ingenui-  [...]                        8. [®nota 3].
                         le che  comprende  quattro  bunuaria  e  e  Ebrulfo, colono, e sua moglie, schiava, uo-
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                         due antsingas di terra arabile, un arpento  mini di San Germano, hanno con sé quattro
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                         e mezzo di vigna, tre arpenti di prato. Vi ri-  figli; Teutgarda, schiava di San Germano,
                         siedono sei ospiti che hanno ciascuno un  ha con sé un figlio. Questi tre hanno un  GUIDAALLALETTURA
                         manso di terra arabile e debbono in con-  manso ingenuile per 8 bunuaria e una ant-  1. Quali prodotti agricoli venivano coltivati nella
                                                                                                  villa?
                         traccambio una giornata lavorativa, un  singadi terra arabile, 4 arpenti di vigna, 2 ar-  2. Quali animali vi venivano allevati?
                         pollo e cinque uova alla settimana. Essa  penti di prato. Nella villa signorile coltivano  3. Che estensione aveva la curtis?
















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