Page 705 - Profili di Storia
P. 705
P2_Modulo08.qxp 19-03-2010 13:15 Pagina 690
Modulo 8
La società feudale
corvées, alle ingiustizie. Molti di questi individui si trasferivano altrove, presso un altro si-
gnore. Ma una parte di essi si poneva al di fuori dell’ordine sociale e si dava alla macchia,
andando ad alimentare il fenomeno del banditismo.
Inoltrarsi in una foresta, percorrere un sentiero isolato, attraversare la gola di una mon-
tagna erano tutte esperienze molto inquietanti, perché esponevano i viandanti al rischio
GUIDAALLOSTUDIO
1. Le rivolte contadine erano episodi di essere rapinati e uccisi. La brutalità delle pene previste dalla legge contro i banditi con-
frequenti? ferma la gravità del fenomeno: orecchie e nasi tagliati, pupille e lingue strappate, mani e
2. Chi erano i banditi?
piedi troncati, e naturalmente il supplizio capitale.
8. Il cristianesimo nelle campagne
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, l’incastellamento e il rafforzamento del po-
tere su base locale a esso collegato riguardarono anche l’organizzazione ecclesiastica. In-
serita pienamente nel sistema feudale, la Chiesa ne riproduceva in tutto e per tutto gli as-
setti e le linee di tendenza [®27.4].
Un continente cristianizzato Anche se le forme del culto cristiano, i riti, le credenze
religiose, i sacramenti stessi erano in quell’epoca tutt’altro che uniformi, e anche se ele-
† Sant’Amando menti dell’antica religiosità pagana erano ancora molto diffusi nelle campagne, intorno
[Biblioteca Municipale, Valenciennes] all’XI-XII secolo il cristianesimo aveva ormai raggiunto la quasi totalità delle popolazio-
La miniatura testimonia la vicenda di ni europee. Quasi tutti gli abitanti del continente, a eccezione degli Ebrei, avevano infat-
sant’Amando, che guarì dalla cecità
una donna che ancora credeva nel ti ricevuto il battesimo. I rappresentanti della Chiesa erano presenti e visibili anche nelle
culto degli idoli. Il santo la convinse più sperdute campagne. Strumento di questa penetrazione era una fitta rete di chiese ru-
ad abbattere l’albero che lei credeva
sacro, spiegandole che in realtà era rali dotate di diritti parrocchiali (questo voleva dire che vi si potevano amministrare i sa-
abitato dal demonio, causa della sua cramenti) la cui diffusione, come si è detto, procedette di pari passo a quella del regime
infermità. Nell’immagine compaiono
gli spiriti degli alberi che attendono signorile. Molte di queste chiese furono costruite su iniziativa dei signori.
sbigottiti e impauriti l’imminente
destino. Il ruolo dei signori La costruzione di una chiesa sul territorio di un signore era, per
quest’ultimo, motivo di notevole prestigio, tanto più
grande se la chiesa vantava un santuario importante ed
era dotata di reliquie che attiravano masse di pellegri-
ni. I signori, inoltre, avevano il potere d’insediare i sa-
cerdoti e li controllavano, trasformandoli inevitabil-
mente in agenti della loro influenza sulle popolazioni
contadine. Non mancavano però motivi economici: i si-
gnori esercitavano infatti la loro supervisione anche
sulla gestione delle proprietà ecclesiastiche, incame-
rando parte delle rendite a esse destinate e delle eredità
lasciate dai fedeli. Le chiese rurali erano considerate
come un accessorio del patrimonio signorile e, in
quanto tali, venivano registrate nei testamenti.
Se queste erano le considerazioni che, dal punto di vi-
sta dei signori, rendevano assai vantaggioso l’impianto
di una chiesa rurale, non bisogna trascurare le spinte
più propriamente spirituali che a queste considerazio-
ni si accompagnavano. Molti signori, infatti, si sentiva-
no responsabili della salute spirituale dei loro contadi-
ni, che spesso vivevano a giorni di cammino dal centro
religioso più vicino, nell’impossibilità di sentire la mes-
690