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Modulo 8
La società feudale
® Lavoro femminile nei campi
L’arretratezza delle tecniche di
coltivazione e delle attrezzature
agricole altomedievali richiedeva che
i contadini impegnassero al massimo
la forza lavoro familiare disponibile.
La struttura delle famiglie era
«allargata»: esse comprendevano di
norma più nuclei coniugali
appartenenti a due, tre generazioni;
in secondo luogo le donne erano
chiamate a prestare il loro lavoro nei
campi alla stessa stregua degli
uomini, come documenta questa
miniatura in cui le operazioni di
raccolta e semina del grano sono
svolte tutte da donne.
Il prelievo signorile La precarietà, il disagio, la fame
con cui i contadini spesso dovevano fare i conti erano
piuttosto la conseguenza delle prepotenze e delle vio-
lenze dei signori, nei confronti dei quali le comunità ru-
rali avevano ben poche difese. Il contrasto tra le risorse
disponibili e le condizioni di vita dei contadini era de-
terminato quindi dai rapporti di produzione. La cresci-
ta di una comunità è possibile solo se esiste un surplus
(o «sovrappiù»). In altre parole, la comunità può cre-
scere e progredire soltanto se il prodotto collettivo del
lavoro non viene completamente consumato dalla mera
riproduzione delle scorte alimentari, dei mezzi di pro-
duzione e della forza lavoro, ma consente anche di de-
stinare una quota dei beni materiali al miglioramento
della produttività. Più è alto il surplus, maggiori sono le
possibilità che una società ha di progredire. Ma qui en-
tra in gioco il problema fondamentale della destinazio-
ne del surplus: la possibilità dei lavoratori d’intervenire
sulle decisioni relative alla destinazione del surplus va-
ria infatti da una società all’altra in modo anche considerevole, in rapporto alla forma di
π Il cacciatore
governo, alla forza e alla capacità organizzativa dei lavoratori stessi. Ebbene: nella società
Le attività propriamente agricole
venivano integrate dalla caccia e di quest’epoca il debole surplus prodotto dai contadini in condizioni di notevole arre-
dalla raccolta dei frutti nei boschi. tratezza veniva espropriato in vario modo dai signori e destinato per la maggior parte a
spese improduttive, quali il lusso o la guerra.
GUIDAALLOSTUDIO
1. Quali fattori influivano sulla
produttività agricola?
2. Su quali prodotti era basata la 7. La resistenza dei contadini
dieta dei contadini?
3. A che cosa era dovuta la povertà Rivolte L’insicurezza e la mancanza di qualsiasi protezione legale spingevano le masse
dei contadini?
contadine a cercare la «protezione» di un signore, il quale non di rado esercitava un po-
tere incontrollato che si manifestava in richieste esagerate, pressanti prestazioni di lavo-
ro e in molti altri abusi [®27.4]. Questa oppressione suscitava gravi tensioni, che talvol-
ta sfociavano in rivolte. Si trattava di rivolte locali, che venivano regolarmente soffocate
nel sangue: le raccogliticce bande di contadini non potevano nulla contro i soldati al ser-
vizio dei potenti. Ma esse erano comunque una fonte di viva preoccupazione per i signo-
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