Page 689 - Profili di Storia
P. 689
P2_Modulo08.qxp 19-03-2010 13:15 Pagina 674
Unità 26
L’impero carolingio
qualcosa da chiedere – un privilegio, un favore, un vantaggio – e l’offerta di doni sembrava l’uni-
ca via per ottenere soddisfazione [®Unità 26,DOC9]. Questi rapporti tra le autorità e i sudditi so-
no descritti in termini esasperati dal vescovo di Orléans Teodulfo (750-821 ca.), inviato da Carlo
Magno in Gallia Narbonese nelle funzioni di missus dominicus.
DOC8
Teodulfo di Orléans, Paroenesis ad iudices, in F. Guizot, divisioni; otterrò il compimento di questo può vantarsi d’essersi asservito l’universo!
Storia della civiltà in Francia, a c. di R. Pozzi, Torino voto, se esso troverà favore al tuo cospetto; Da nessuna parte si manca di persone che
1974, pp. 596 sgg.
e se tu accetti quanto ti do, conto che mi diano e di persone che ricevano a torto. Es-
Una gran folla di ogni sesso ed età si strin- darai quanto io chiedo». Uno vuole impa- si si affrettano per guadagnarmi; e non
ge intorno a noi: il bimbo, il vecchio, il gio- dronirsi delle case del suo congiunto, l’al- avrebbero creduto di trovarmi tale se, pri-
vane, l’adolescente, la vergine, il ragazzo, tro delle sue terre; di questi due, uno ha già ma di me, non se ne fossero trovati di simi-
li. Nessuno cerca cinghiali nelle onde, pe-
chi ha raggiunto la maturità, chi arriva alla preso, l’altro vuole prendere quello che sci nelle foreste, una legnaia nel mare, del-
pubertà, la vecchia, l’uomo fatto, la donna non gli appartiene; entrambi bruciano dal
maritata, quella che è ancora minore. Ma a desiderio, questo di conservare, quello di l’acqua in un focolare [...]. Ci si aspetta di
che indugiare? Il popolo intero ci promet- acquistare; uno mi offre una spada ed un trovare ogni cosa là dove si è soliti incon-
te con insistenza dei doni, e pensa che a elmo, l’altro degli scudi. Un fratello è in trarla, e i mortali pensano che quanto è ac-
caduto accadrà sempre. Allorché vedono
questo prezzo quello che desidera è come possesso dell’eredità del padre, sulla quale spezzarsi i dardi delle loro parole, e che a
fatto. [...] Questi mi offre cristalli e le pie- anche il fratello ha delle pretese; uno mi
tre preziose dell’Oriente, se lo renderò pa- propone dei muli, l’altro dei cavalli. nulla servono le armi delle loro promesse,
drone dei possedimenti altrui; quegli porta Così agiscono i ricchi; i poveri non sono allorché vedono che rimango fermo come
una città fortificata dopo la battaglia, e che
una gran quantità di monete d’oro solcate meno insistenti, non meno manca loro la non mi lascio prendere da nessuno dei lo-
dalla lingua e dai caratteri degli Arabi, o di volontà di dare. Con mezzi diversi, la con- ro artifizi, subito ognuno non si occupa più
quelle che il marchio latino ha inciso su ar- dotta è simile: come i grandi offrono gran-
gento di splendente bianchezza; vuole con di presenti, i piccoli ne offrono di piccoli che del suo proprio affare; ed ognuno rice-
ciò procacciarsi delle terre, dei campi, una [...]. Eccone che esibiscono pelli che da te, ve secondo il suo diritto.
casa. [...] Cordova, prendono nome; uno ne porta di
Eccone uno che promette di dare delle bel- bianche, l’altro di rosse; questi offre belle
le coppe, se con ciò potrà ottenere da me tele, quello stoffe di lana per coprirmi la te-
quello che io non dovrei dargli; il loro in- sta, i piedi o le mani. Un tale offre in dono
terno è dorato e l’esterno è nero, avendo il uno di quei tessuti che ci servono per lava-
colore dell’argento ceduto all’oltraggio re, con un po’ d’acqua, il viso o le mani, de-
dello zolfo. Un altro dice: «Ho lenzuola gli altri portano scrigni; ve ne sono persino
adatte a coprire nitidi letti o bei vasi; li darò che, con aria di trionfo, presentano tonde
se mi verrà accordato quello che desidero. bugie di cera. Come enumerare ogni cosa?
Un possedimento ben irrigato, e adorno di Tutti facevano affidamento sui loro doni, e
vigne, di ulivi, di prati e giardini, dice que- non si trovava nessuno che credesse, senza
sti, è stato lasciato da mio padre; i miei fra- presente, di poter nulla ottenere. Oh peste GUIDAALLALETTURA
telli e le mie sorelle ne reclamano da me scellerata diffusa ovunque! Oh crimine! 1. In che modo avveniva la richiesta di vantaggi o
una parte, ma io intendo possederlo senza Oh furore! Oh vizio degno d’orrore e che favori al delegato dell’imperatore?
Le aziende agricole del re
Carlo Magno s’impegnò a fondo nel tentativo di organizzare un’amministrazione capillare ed ef-
ficiente, che unificasse la compagine eterogenea dell’impero e ne garantisse la stabilità finanzia-
ria. Uno degli strumenti principali di questa politica furono i «capitolari», che venivano emanati
durante i «placiti», le assemblee generali dei grandi dell’impero. Tra questi interventi normativi,
il più famoso, se non altro per le discussioni che ha suscitato tra gli storici moderni (alcuni ne han-
no negato l’attribuzione a Carlo Magno, che oggi viene però comunemente ammessa), è il «capi-
tolare sulle aziende agrarie» (capitulare de villis). In esso il sovrano impartisce istruzioni partico-
lareggiate agli amministratori delle aziende agricole della corona, stabilendo i criteri di conduzio-
ne e reprimendo gli abusi.
674