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Dossier
Cristiani e Musulmani:
una convivenza possibile
è l’angelo che viene inviato presso tutti i se di Aithribos , ricorrendo egli, come ulti-
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profeti». Avendo sentito per prima le paro- mo mezzo, alle armi. Vi presiedette dappri-
le del falso monaco, la donna gli credette e ma restando nascosto dieci anni, poi anco-
proclamò il fatto presso tutte le donne del- ra per dieci anni di guerra, infine in modo GUIDAALLALETTURA
la sua tribù, dicendo che quell’uomo era un aperto per nove anni. 1. In che modo Maometto riuscì a prendere
profeta. In questo modo la notizia passò moglie?
dalle donne agli uomini e in primo luogo a 5. [®25.4]. 2. Perché Maometto si sarebbe inventato le
visioni dell’angelo?
Abu Bakr , colui che egli lasciò come suo 6. Cioè di Yathrib, il nome preislamico della città e 3. Quale ritratto di Maometto si deduce dal
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successore. Allora l’eresia sommerse il pae- dell’oasi di Medina. racconto?
I Cristiani contro Maometto.I nuovi martiri
Nella stragrande maggioranza dei giudizi cristiani, il popolo degli Arabi veniva considerato bar-
baro e crudele, e la sua religione veniva vista con disprezzo come l’espressione ovvia di tanta bar-
barie. Fin dagli inizi, l’incontro tra le due grandi religioni monoteiste si trasformò in molti casi in
uno scontro. L’atteggiamento più rigido e intransigente veniva soprattutto da parte dei Cristiani,
anche quando i conquistatori arabi si mostravano inclini alla conciliazione e alla tolleranza. Il ri-
fiuto della religione di Maometto riportò in vita l’antico modello dei martiri cristiani, che aveva-
no preferito i supplizi e la morte al riconoscimento del culto pagano [®Unità 19, DOC14 e 15].
Ne è un esempio la vicenda di un monaco, che si svolse sotto il regno del califfo omayyade (dal
nome della famiglia dei Banu Umayya da cui discendevano questi califfi) ‘Abd al-Malik ben
Marwan (685-705) e che è narrata in una fonte del X secolo.
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Da P. Peeters, La passion de Saint Michel le Sabaite, mondo e saggio davanti a Dio [...]. Allora mi rimandi dal mio vecchio maestro, o mi
«Analecta Bollandiana», XLVII, pp. 67-74 egli disse al monaco: «Sottomettiti a me, fai raggiungere il mio Cristo, o diventi cri-
giovane, ricrediti, e ti considererò come un stiano come me». Allora il Principe dei
Al tempo di ‘Abd al-Malik ben Marwan, mio figlio [...]. Ammetti soltanto che Mao- Credenti ordinò di portare un bacile in-
Principe dei Credenti, la pace e la tran- metto è un apostolo [...]». Ma quegli, ri- fuocato, e di installarci il santo, dopo aver-
quillità erano perfette. Non c’erano né pieno di Spirito Santo, disse: «O Principe gli tolto i sandali.
ostilità né guerre. Al contrario, l’intero ge- dei Credenti, Maometto non è né un pro-
nere umano, si trattasse di fedeli o di infe- feta né un apostolo, è un mentitore». Al
deli di ogni razza, pagani, ebrei o saraceni, che i Saraceni si sentirono pieni di vergo-
era preso dal desiderio di visitare Gerusa- gna, di collera e di indignazione, mentre gli
lemme [...]. E ‘Abd al-Malik, il Principe scribi e i dottori cristiani furono inondati
dei Credenti, non faceva male o torto a nes- di gioia perché il monaco, per la potenza di GUIDAALLALETTURA
suno. Cercava un cristiano che fosse edot- Cristo, aveva vinto il Principe dei Creden- 1. Come viene descritto il Principe dei Credenti
‘Abd al-Malik?
to nella legge [...]. E il Principe dei Cre- ti. Questi disse: «O ti converti, o ti farò 2. Cosa preferisce il monaco cristiano alla
denti era sapiente nelle cose di questo mettere a morte». Il monaco rispose: «O conversione all’Islam?
I Cristiani e gli Arabi: un incontro possibile.
«Questo popolo è come la sera»
I Cristiani contemporanei alla prima espansione dell’Islam non potevano non riconoscere nel mo-
noteismo musulmano un elemento di progresso rispetto al precedente paganesimo del mondo ara-
bo. I Musulmani venivano posti sullo stesso piano degli Ebrei, in quanto appartenenti al nucleo
eletto del credo monoteista. Secondo l’imperatore bizantino Eraclio (610-641), la loro fede collo-
cava i Musulmani in una posizione intermedia tra il male, rappresentato dal paganesimo, e il be-
ne, rappresentato dal cristianesimo. L’Islam appariva pertanto come una tappa, che faceva parte
del disegno divino e preludeva a successivi sviluppi nel percorso della conoscenza di Dio. L’e-
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