Page 522 - Profili di Storia
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                                                                                                Unità 20
                                                                                L’età della crisi e delle riforme



                                                                             † Un tratto delle Mura aureliane

                                          monte         via Salaria via Nomentana  La costruzione di una nuova e possente cinta muraria intorno all’Urbe è
                                                                             sintomatica dell’irreversibile debolezza di cui soffre l’impero romano.
                                          Pincio
                           Mausoleo
                           di Adriano
                                      via Flaminia
                                     Mausoleo
                                    di Augusto  Quirinale
                             ponte              Viminale
                              Elio                            via Tiburtina
                                 Campo
                                 Marzio
                                   isola  Capitolino  Esquilino
                                  Tiberina   Roma
                                            quadrata  Anfiteatro
                                                     Flavio
                             via Aurelia
                                   ponte             Celio
                                   Emilio   Palatino
                                       Aventino

                                                  Terme di
                             via Portuense  via   Caracalla  via Latina


                                         Ostiense
                                                            via Appia
                                 Mura serviane
                                 Mura aureliane
                                                 π Le Mura aureliane

                        va che un imperatore conseguisse grandi successi, come quelli che poteva vantare Aure-
                        liano, perché il suo trono fosse stabile e sicuro. Così, l’assurdo assassinio di questo so-
                        vrano mostra fino a che punto di degrado fosse giunta la corte imperiale: ormai si con-  GUIDAALLOSTUDIO
                        giurava senza nessuna motivazione, quasi per il gusto dell’azione fine a se stessa. La stes-  1. Perché Claudio II fu chiamato
                                                                                                            Gotico Massimo?
                        sa sorte toccò a un altro generale illirico, Aurelio Probo (276-282). Il nuovo imperatore  2. Che cosa sono le Mura aureliane?
                        riuscì a fronteggiare l’assalto dei Burgundi, dei Franchi, dei Vandali in Gallia e dei Sar-  3. Perché l’imperatore Aureliano fu
                        mati alle frontiere danubiane, ma anche lui cadde per mano dei suoi stessi soldati.  ucciso?



                        7. I Cristiani di fronte alla crisi

                         Un periodo di pace Nei primi decenni del III secolo pagani e Cristiani sembravano
                        aver trovato una forma di convivenza soddisfacente. Il clero cristiano cercava sempre di
                        accreditare l’immagine dei fedeli della nuova religione come individui pienamente inse-
                        riti nella società civile e leali nei confronti dell’impero. Per il diritto romano il cristiane-
                        simo restava sempre un crimine, ma questo non impediva alla nuova religione di diffon-
                        dersi sempre più, anche ai vertici della società: cristiana era Marcia, la concubina del-
                        l’imperatore Commodo; cristiani erano alcuni potenti liberti imperiali; mentre di un fi-
                        glio di Settimio Severo si diceva che fosse stato «allevato con il latte dei Cristiani».
                        Sotto i Severi, il cristianesimo godette quindi di una relativa tranquillità, interrotta sol-
                        tanto da qualche repressione locale, voluta da singoli governatori di provincia. Ma negli
                        anni seguenti, il susseguirsi delle invasioni, la ripresa della peste, il perdurare della crisi
                        economica rafforzarono l’ostilità dei pagani nei confronti del cristianesimo: si riteneva
                        intollerabile il fatto che in quei momenti così gravi una parte dei cittadini rifiutasse di ren-
                        dere il dovuto culto agli dèi dell’impero e di venerare il sovrano. I mali che si abbatteva-
                        no sul mondo romano – si diceva – erano proprio colpa dei Cristiani, la cui empietà ave-
                        va suscitato la collera divina.

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