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Modulo 6
L’impero tardoantico
crisi Commodo: l’Ercole romano Con Marco Aurelio si concludeva
È uno stato transitorio (di varia il principato adottivo iniziato con Nerva. Contrariamente al prin-
durata) di particolare difficoltà o
turbamento nella vita individuale o cipio dell’adozione, Marco Aurelio, alla morte di Lucio Vero,
collettiva. aveva associato al potere il figlio Commodo (180-192), garan-
tendogli in tal modo la successione.
Commodo era un ragazzo di appena diciott’anni, assolutamen-
te inadatto, per il suo carattere instabile e bizzarro, a ricoprire
la massima carica in frangenti tanto delicati. Il nuovo im-
® Busto di Commodo, peratore, che non amava i campi di battaglia, si affrettò
190 ca. a concludere la pace con i Quadi e con i Marcomanni.
[Palazzo dei Conservatori,
Roma] Voleva essere, come Nerone, l’imperatore della plebe
In questo ritratto romana: si atteggiava a nuovo Ercole e si esibiva nel-
l’imperatore Commodo l’arena vestito di una pelle di leone e di una clava, per
si identifica con Ercole
grazie alla presenza dare la caccia alle belve. Ma le spese per i giochi of-
degli attributi tipici ferti alla plebe prosciugarono le casse dello Stato.
dell’eroe: la clava e il
manto di pelle di La crisi economica e militare si aggravava di
leone. Di finissima giorno in giorno: i barbari premevano alle fron-
esecuzione, questo
busto può essere tiere, la produzione diminuiva, gli approvvigio-
considerato uno degli ultimi esempi namenti delle città e degli eserciti incontravano
della stagione classicistica dell’arte romana,
inaugurata da Augusto e fiorita in modo particolare in età adrianea. crescenti difficoltà. Eppure l’imperatore conti-
nuava, come se niente fosse, a svolgere il suo ruo-
lo di animatore del circo e di trascinatore delle folle. Quando la sua concubina Marcia –
che si diceva avesse simpatie per il cristianesimo – lo uccise, il senato gridò al ritorno del-
la libertà e condannò la memoria del «tiranno» abbattuto. Ebbe così fine la dinastia de-
GUIDAALLOSTUDIO gli Antonini (che era iniziata nel 117 con Antonino Pio).
1. Fu il senato oppure Marco Aurelio
a istituire l’impero collegiale? Guerra civile La competizione tra numerosi pretendenti al trono scatenò una grave
2. Come si concluse la campagna guerra civile, che indebolì ulteriormente la compagine imperiale. Prevalse alla fine il go-
partica del 165?
3. Chi erano i Marcomanni? vernatore della Pannonia Superiore Settimio Severo (197-211). Ma prima di raccontare
4. A quali eventi è associata la le vicende del nuovo sovrano, è necessario esaminare le condizioni generali dell’impero,
memoria dell’imperatore Commodo?
entrato in una fase di gravissima crisi.
3. I fattori della crisi
La peste e la guerra su due fronti L’epidemia che si abbatté sul mondo romano ai tem-
pi di Marco Aurelio ebbe effetti devastanti. Non abbiamo dati precisi sul numero delle
vittime, ma il tono con cui le fonti ricordano quella catastrofe e le gravi conseguenze che
essa ebbe sull’assetto dell’impero, lasciano pensare che la popolazione ne uscì decimata.
Alcuni storici ritengono che il flagello (la prima peste bubbonica nella storia del Medi-
terraneo) abbia eliminato circa la metà degli abitanti dell’impero.
La pestilenza dilagò proprio quando Roma avrebbe dovuto mobilitare tutte le proprie
forze per arginare l’aggressione dei nemici esterni: i Parti in Oriente, i Germani nell’Eu-
ropa centrale. La storia insegna che la guerra su due fronti è impresa ardua anche per le
compagini più potenti: Roma si trovò a doverla affrontare, per giunta, in un momento di
estrema debolezza. Era difficile colmare i vuoti che le epidemie e le battaglie aprivano ne-
gli eserciti; era impresa non meno ardua rifornire le truppe, poiché la produzione agri-
cola regrediva per la diminuzione dei contadini e degli schiavi.
Pressione fiscale La necessità d’ingenti risorse finanziarie per sostenere l’onere belli-
co portò a un aumento della pressione fiscale. La difesa dell’impero assumeva giusta-
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