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Unità 1
Le culture preistoriche
DOC1-5 Il paleolitico
Le immagini riprodotte nei DOC1-5 sono alcune tra le più antiche pitture parietali ritrovate. Nel-
le grotte, secondo gli studiosi, gli animali e i segni non sono mai disposti a caso. Le sovrapposi-
zioni fra due o più animali (come quella del DOC4, in cui i cavalli sono disegnati all’interno di un
bisonte), non corrispondono a due periodi successivi, ma sono state eseguite in tal modo inten-
zionalmente. Si può immaginare che si tratti di veri e propri «santuari», luoghi in cui la decora-
† 1. Impronte di mani, zione delle pareti corrisponde a una finalità e segue un pensiero logico.
30.000-10.000 a.C. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che i disegni fossero all’esterno (come in DOC1), e non solo in fon-
[Rio Pinturas, Chubut, Patagonia, do alle caverne (come in DOC3), che sono invece i luoghi in cui si sono potute conservare meglio.
Argentina]
È stato accertato che le immagini ai DOC2, 3 e 4, provenienti dalla grotta francese di Lascaux, non
Alcuni uomini hanno realizzato in rappresentano «scene di caccia»: le linee e i segni che compaiono sopra o accanto agli animali (co-
«negativo» questa pittura su di un
riparo all’aria aperta, sotto una me in DOC2) non sono frecce, ma simboleggiano forse il genere maschile e femminile. Le infor-
roccia. Per realizzare il disegno in mazioni ricavate da alcuni resti di cibo fossile ritrovato nel sito hanno fatto escludere che gli ani-
positivo, gli uomini bagnavano le mali disegnati possano essere gli stessi che venivano cacciati e mangiati, perché non fanno parte
mani nel colore e le posavano
sulla roccia; per la figura in né della fauna del luogo, né della dieta abituale di quegli uomini.
negativo, il colore veniva In tutti i casi, gli uomini del paleolitico per procurarsi il cibo praticavano la caccia e anche la rac-
spruzzato con una cannuccia sulla colta (come puoi vedere nel DOC5), con la quale aggiungevano una grande varietà di cibi a una
mano asciutta posata sulla roccia, dieta sempre più diversificata. Una alimentazione varia era indice di una grande adattabilità ai di-
per tracciarne il contorno. In altri
casi le mani sono dipinte con versi ambienti, e dunque una sicura risorsa per la sopravvivenza del gruppo.
qualche dito ripiegato, e spesso
sono sovrapposte a figure di
animali. Secondo alcuni, si
tratterebbe di un codice a uso dei
cacciatori.
π 2. Due cavalli, 18.000-15.000 a.C. ca.
[Grotte di Lascaux, Dordogne, Francia]
Nel particolare di questo famoso ciclo di pitture rupestri, accanto ai due animali si
possono osservare dei segni (linee e quadrati) di difficile interpretazione. Alcuni
sostengono che si tratti di animali colpiti e feriti, e che dunque le scene fossero
propiziatorie per la caccia. Altri obiettano: solo il 4% delle figure animali è trafitto dalle
cosiddette «frecce», perché augurarsi un così scarso risultato? Per questi archeologi, si
tratterebbe invece di simboli «allungati» per indicare il genere maschile (linee, bastoni,
frecce) e di simboli «pieni» per quello femminile (ovali, triangoli, rettangoli). La presenza
di questi simboli nei diversi ambienti non è casuale, ma gli storici sono ben lontani
dall’averne compreso il significato.
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