Page 53 - Profili di Storia
P. 53
P1_Modulo01.qxp 19-02-2010 13:00 Pagina 38
Unità 1
Le culture preistoriche
DOC6-10 Il neolitico
Le società umane hanno imparato a domesticare piante e animali a cominciare dall’8000 a.C., nel-
la «Mezzaluna fertile». Queste tecniche, assieme all’abitudine di vivere in villaggi sempre più gran-
di, stabili e meglio difesi, hanno impiegato alcuni millenni per diffondersi nell’area mediterranea.
Per procurarsi il cibo, gli uomini del neolitico allevavano gli animali, controllandone la crescita e
la riproduzione. Gli autori del DOC8, ad esempio, fanno parte di un gruppo umano che già in-
crociava i bovini per selezionare una razza particolare. Infatti si possono notare mucche «pezza-
† 6. Scena di caccia, te», che non esistono in natura. I DOC6 e 7 dimostrano che gli animali furono impiegati anche per
8000-4000 a.C. altre attività, oltre che per ricavarne cibo. I cani aiutavano a cacciare, i buoi, aggiogati all’aratro,
[Tadrart Acacus, In Ehed, Libia] a coltivare i campi.
La pittura parietale rappresenta Osserva i DOC8, 9 e 10: in queste immagini gli uomini hanno sentito l’esigenza di rappresentare
una battuta di caccia con l’arco e uno spazio «geografico», ovvero elementi disegnati e disposti rispettando i princìpi della dimen-
con l’ausilio dei cani domestici.
Tra le prede si distingue un sione e della distanza reale nello spazio. Gli elementi raffigurati nelle prime «carte geografiche»
muflone, ma anche un leone degli uomini del neolitico sono sia artificiali (come case, strade, campi coltivati) sia naturali (mon-
partecipa alla caccia, ti, specchi d’acqua). Questa nuova tipologia di rappresentazioni corrisponde alle nuove esigenze
probabilmente in qualità di
predatore in concorrenza con legate al nuovo «stile di vita» neolitico: un villaggio stabile, di grandi dimensioni e più fittamente
l’uomo. popolato; la proprietà e il controllo di mandrie di grandi animali.
38