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                                             Modulo 6
                                             L’impero tardoantico



                                             5. San Paolo e la diffusione del cristianesimo

                                              La resurrezione Scoraggiati e disperati per la morte del loro Maestro, i più stretti se-
                                             guaci di Gesù trovarono fiducia in una speranza che divenne presto assoluta certezza: il
                                             Cristo, morto e asceso «alla destra di Dio», sarebbe presto risorto, tornando nel pieno
                                             della sua gloria. Il messaggio ebbe successo, e intorno al piccolo nucleo dei primi cristia-
                                             ni si moltiplicarono le adesioni.
                                              Paolo di Tarso In questa prima fase, il cristianesimo non era altro che una delle tante
                                             sètte giudaiche. A distinguere i Cristiani dagli altri Giudei era il fatto che essi identifica-
                                             vano in Gesù Cristo il Messia anonimo atteso dalla religione giudaica.
                                             La separazione del cristianesimo dal giudaismo rappresenta un’evoluzione successiva e
                                 apostolo
                      In origine il titolo di apostolo  fu soprattutto opera di san Paolo, il padre della teologia cristiana.
                   («inviato») era riservato ai dodici  L’apostolo Paolo si era formato in una società aperta, in cui si parlavano molte lingue e
                  discepoli scelti da Gesù. Essi infatti
                     erano i testimoni ufficiali della  convivevano diverse religioni e culture. Tarso, la città in cui era cresciuto, era un grande
                     resurrezione di Gesù, e la loro  porto del Mediterraneo orientale. Paolo fu educato secondo i princìpi della religione giu-
                         autorità era massima fra i  daica, ma acquisì anche la cultura ellenica che si respirava in tutte le città dell’Oriente me-
                    predicatori del Vangelo. Il titolo
                  venne poi esteso a Paolo, che nella  diterraneo. In seguito si recò a Gerusalemme per studiare da rabbino, cioè da «maestro»
                       tradizione cristiana diventò  della Legge ebraica. Il suo pensiero fu quindi influenzato da una duplice formazione: gre-
                         l’apostolo per eccellenza.
                                             ca ed ebraica.




                 VITA SOCIALE                La crocefissione
                 E DIRITTO


                       a legge romana prevedeva una gran-  mano, il condannato, prima di essere giusti-  ri le modalità di questa pena. Si è molto di-
                 Lde varietà di esecuzioni capitali: la  ziato, doveva essere frustato a sangue.  scusso se il reo venisse appeso con delle cor-
                 decapitazione, la fustigazione a morte, il ro-  Per i Romani, come per tanti altri popoli an-  de o inchiodato, ma l’uso dei chiodi è certo.
                 go, la precipitazione dalla rupe Tarpea, il  tichi e moderni, l’esecuzione capitale era an-  L’iconografia della morte di Cristo lo rap-
                 sacco e altre ancora. In età repubblicana, la  che uno spettacolo, che richiamava un gran-  presenta quasi sempre con i chiodi piantati
                 crocefissione era una pena riservata agli  de numero di spettatori. Spesso la folla par-  nel palmo della mano, ma si tratta di un’im-
                 schiavi. Fu solo nella prima età imperiale  tecipava accanendosi sul condannato con  precisione: le mani trafitte, infatti, non pote-
                 che la crocefissione si aggiunse ai castighi  insulti, percosse, pietrate. Anche da questo  vano reggere il peso del corpo, e i chiodi ve-
                 previsti dalla legge per gli uomini liberi (an-  punto di vista, il racconto evangelico della  nivano piantati nella linea di flessione del
                 che se di condizione sociale inferiore). Que-  passione di Gesù riflette perfettamente l’at-  polso.
                 sta pena fu abolita dall’imperatore cristiano  mosfera di un’esecuzione capitale: le frusta-  Il supplizio della croce era tra i più crudeli.
                 Costantino agli inizi del IV secolo d.C., in se-  te, gli sputi, le umiliazioni, le derisioni («se  La morte, infatti, sopravveniva con estrema
                 gno di rispetto per la passione di Gesù.  sei il figlio di Dio, perché tuo padre non vie-  lentezza, per sfinimento. Poteva anche acca-
                 Nel Vicino Oriente e in Grecia sono attesta-  ne a salvarti?»).            dere che sul corpo del moribondo si accanis-
                 te pratiche simili alla crocefissione romana,  Solitamente il condannato veniva issato a  sero gli animali selvatici, come gli sciacalli, i
                 ma quest’ultima era un supplizio alquanto  pochi centimetri dal suolo. Per rendere più  lupi e gli avvoltoi. Se voleva alleviare le soffe-
                 originale. La croce era composta da due le-  infamante la pena, e fare in modo che il sup-  renze del condannato e affrettarne la morte,
                 gni separati: la parte verticale, detta stipes  plizio fosse visibile anche da lontano, si usa-  il carnefice gli spezzava le braccia e le gambe,
                 («palo»), era di solito fissata al suolo in mo-  vano pali più alti. Fu questo il caso della cro-  in modo da provocare il soffocamento.
                 do permanente, sul luogo riservato alle ese-  ce di Gesù: infatti, quando egli, ormai mo-  La pena della croce stabiliva inoltre che il
                 cuzioni. La parte orizzontale, il patibulum,  rente, disse «ho sete», il soldato di guardia,  corpo del condannato restasse all’aria aper-
                 veniva invece caricata sulle spalle del con-  per bagnare le sue labbra con una spugna, fu  ta, e che i suoi resti venissero dispersi. Pote-
                 dannato che la portava alla destinazione fi-  costretto a fissarla sulla cima di una canna.  va tuttavia accadere – fu questo il caso di Ge-
                 nale, dove si procedeva al vero e proprio  Com’era prevedibile, trattandosi del suppli-  sù – che i parenti della vittima prelevassero
                 montaggio della croce. Come in quasi tutte  zio inferto a Gesù, gli studiosi hanno cerca-  furtivamente il corpo per dargli una degna
                 le esecuzioni capitali previste dal diritto ro-  to di comprendere fin nei minimi particola-  sepoltura.



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