Page 36 - Profili di Storia
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                                                                                      Le culture preistoriche


                        da sfruttare le risorse degli ecosistemi aridi. L’Australopiteco africanus si adattò alla pri-
                        ma strategia, mentre gli australopitechi robusti risposero alla pressione ambientale attra-
                        verso la specializzazione degli organi (unghioni e denti grandi, larghi e piatti).  GUIDAALLOSTUDIO
                        Per far fronte alle notevoli difficoltà legate all’approvvigionamento di cibo nella savana,  1. Indica quattro specie di Primati
                                                                                                            viventi.
                        l’Australopiteco africanus innescò la «più grande rivoluzione culturale» del regno animale:  2. Chi erano gli Ominidi?
                        la fabbricazione dei primi strumenti [®I primi strumenti]. I primi strumenti, consistenti in  3. Sottolinea sul testo le esigenze
                                                                                                            che favorirono la posizione eretta.
                        piccoli frammenti di quarzite, non solo aprirono all’africanus la strada verso le risorse della  4. Qual è il vantaggio di un animale
                        savana, ma rappresentarono il punto di separazione tra i generi Australopithecus e Homo.  poco specializzato?








                        SCIENZA                    I primi strumenti
                        E TECNICA


                            primi manufatti risalgono a circa 2,5  che aveva il pregio di essere al tempo stes-
                        Imilioni di anni fa e sono stati rinvenuti  so dura, tenace e facilmente lavorabile.
                        in Africa. Si tratta di strumenti molto rozzi,  Un progresso importante fu l’invenzione
                        semplici schegge e nuclei di ciottoli dai mar-  del propulsore che, sfruttando il movimen-
                        gini poco taglienti, ma adatti alla frantuma-  to rotatorio, consentiva un tiro più lungo,
                        zione, i cosiddetti chopper (dal verbo ingle-  più potente e più preciso, ed era quindi
                        se che significa «spaccare, tagliare»). L’ope-  particolarmente utile nella caccia di anima-
                        razione veniva compiuta percuotendo ciot-  li veloci e di grosse dimensioni.
                        toli con altri ciottoli. Le schegge venivano  Circa 10 mila anni fa fu inventato l’arco,
                        impiegate per pulire cortecce, sventrare tu-  che ereditò il principio del propulsore per-
                        beri, tagliare rami; i nuclei per scavare il suo-  fezionandolo in termini di forza e di preci-
                        lo, tagliuzzare le radici, triturare i semi.  sione. Questo nuovo strumento era inoltre  π «Chopper» di Olduvai
                        Seguirono i ciottoli detti bifacciali perché  particolarmente adatto alla caccia nella bo-  [Tanzania settentrionale]
                        risultano scheggiati su entrambe le facce in  scaglia.
                        modo da ricavare un taglio utile lungo qua-  Un’altra novità fu l’arpione, un’asta di cor-
                        si tutto il perimetro. Manufatti del genere  no di cervo o di renna, dentellata su uno o
                        sono stati rinvenuti in Africa, in Europa e  su entrambi i margini, che veniva fissata su
                        in Asia. Ma ci vollero migliaia di anni prima  un giavellotto. Gli arpioni erano utilizzati
                        che i bifacciali assumessero una forma sim-  sia per la caccia sia per la pesca ed erano do-  ® Bifacciale
                        metrica e le lame diventassero più taglienti  tati, alla base, di un foro dove scorreva il
                        e regolari. Intanto, la gamma degli stru-  laccio per il recupero.
                        menti andò arricchendosi, e fecero la loro  Man mano che imparavano a fabbricare i
                        comparsa i primi raschiatoi, scalpelli e  loro strumenti, gli uomini del paleolitico
                        perforatori. L’esame delle pietre rivela che  sviluppavano il loro gusto per gli ornamen-
                        esse venivano scelte con grande cura e sele-  ti e per le decorazioni. Denti di cervi, buoi,  † Arpione
                                                                                                   in osso
                        zionate in funzione dell’uso e delle dimen-  orsi, lupi, volpi e di tanti altri animali selva-  [Musée des
                        sioni volute.                        tici venivano frequentemente perforati per  Antiquités
                        Un passaggio fondamentale fu la creazione  ricavarne pendagli e collane. Ma i gioielli  Nationales,
                                                                                                   Saint-Germain-
                        dei primi strumenti compositi, ossia prov-  venivano costruiti anche con perle d’avorio  en-Laye,
                        visti di immanicatura, in cui la parte attiva,  e con ossa lavorate.       Francia]
                        la punta, era collegata a un manico di legno
                        o di corno. L’immanicatura consentiva
                        maggiore precisione e minore impiego di
                        forza. Oltre che di pietra, le punte erano
                        fabbricate con ossa o con corna di animali.
                        Il materiale più ricercato per la fabbrica-
                        zione di strumenti era la selce, una roccia



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