Page 33 - Profili di Storia
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Modulo 1
La preistoria
2. I progenitori dell’uomo
evoluzione La teoria dell’evoluzione Da quando il grande naturalista inglese Charles Darwin for-
Secondo la teoria dell’evoluzione, le
specie più complesse e differenziate mulò la sua famosa teoria dell’evoluzione – nella seconda metà dell’Ottocento –, nessu-
(tra cui l’uomo) derivano da altre no dubita che l’uomo abbia affinità fisiologiche e caratteri che lo apparentano ad alcuni
più semplici attraverso una serie tipi di scimmie. Gli uomini e le cosiddette scimmie antropomorfe (vale a dire di «forma»
lunghissima di modificazioni,
trasmissibili ereditariamente, che si simile a quella dell’«uomo»: l’orango, il gorilla, lo scimpanzé) appartengono addirittura
affermano grazie a un processo di a una stessa superfamiglia dell’ordine dei Primati. Le affinità delle scimmie antropomor-
selezione naturale. Tale selezione fe con l’uomo sono in effetti evidenti: la struttura dello scheletro, la muscolatura, le ma-
consiste nella sopravvivenza e
riproduzione degli esemplari più ni prensili, l’assenza di coda e tante altre caratteristiche. Non meno chiare, tuttavia, sono
forti di una determinata specie che le differenze: le scimmie antropomorfe, per esempio, hanno un volume cerebrale infe-
abbia acquisito una serie di caratteri
specifici, tali da renderli più adatti a riore, non fabbricano strumenti, non usano il linguaggio. Ci fu dunque un momento in
superare le difficoltà o le eventuali cui alcune scimmie antropomorfe «arrestarono» la loro evoluzione, mentre altre scimmie
modificazioni dell’ambiente. proseguirono lungo quelle trasformazioni che avrebbero portato alla nascita dell’uomo.
Porsi il problema delle nostre origini vuol dire quindi ricostruire l’evoluzione di quelle
Primati scimmie che ci appaiono come i progenitori dell’uomo. Si tratta di un campo d’indagine
Piccoli mammiferi capaci di vivere soggetto a continue revisioni e a cambiamenti di prospettiva: le scoperte di nuovi fossili
sugli alberi e dotati di una tendenza (una mandibola, il frammento di un cranio) e le moderne ricerche di antropologia moleco-
all’ingrandimento del corpo,
all’espansione del cervello e di un lare, infatti, sconvolgono di anno in anno ricostruzioni che sembravano ormai consolidate.
alto grado di socialità. Tra le loro Dai Primati agli Ominidi Circa 65 milioni di anni fa comparvero sulla Terra i Prima-
caratteristiche si segnalano: grande
flessibilità degli arti; presenza di ti, da cui successivamente derivarono vari generi di scimmie antropomorfe: orango, go-
cinque dita alle mani e ai piedi; mani rilla, scimpanzé, Ominidi.
in grado di manipolare; occhi posti
frontalmente, in grado di fornire In Africa poi, 20 milioni di anni fa, si verificò una serie di eventi catastrofici (terremoti, for-
una visione binoculare; dieta mazione di vulcani, intensificazione dell’attività eruttiva) che diedero origine a una profon-
flessibile.
® Il lago Natron in Tanzania
Gli antropologi collocano le origini
dell’uomo in Africa orientale, dove
si trova questo lago fatto di acque
salatissime, soda e ceneri
vulcaniche. Le catastrofi
ecologiche e tettoniche, che hanno
portato alla formazione di questo
lago, sono le medesime che hanno
profondamente influenzato
fossili
Resti, anche parziali, di piante o
animali vissuti in epoche anteriori
all’attuale, conservati negli strati
rocciosi.
Ominidi
Famiglia di mammiferi primati che
comprende i generi Australopithecus
e Homo. La caratteristica principale
degli Ominidi è lo scheletro adatto
alla posizione eretta e alla
locomozione bipede.
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