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                                                                                       L’ordinamento sociale
                                                                                         nella Roma arcaica



                        Patroni e clienti.Un rapporto basato sulla «fides»
                        Rapporti di dipendenza come la clientela non erano rari nelle società antiche. Quello che rende-
                        va speciale la figura del cliente romano era il fatto che egli instaurava col patrono un rapporto di
                        tipo bilaterale: la «fiducia» (fides) su cui si basava il rapporto era infatti un vincolo reciproco. Il
                        patrono doveva garantire al suo cliente non solo l’assistenza materiale ma anche la protezione: pro-
                        tezione rispetto alle prepotenze di altri potenti o assistenza nel corso di una vertenza giudiziaria.
                        Il rapporto aveva anche un carattere sacrale. Per i contraenti di questo patto, venir meno unilate-
                        ralmente ai propri obblighi significava incorrere in punizioni terribili: non solo il cliente, ma an-
                        che il patrono che fosse venuto meno ai suoi obblighi incorreva nel disonore e nella disgrazia. Ec-
                        co infatti che cosa prevedeva una delle più antiche leggi romane per il patrono inadempiente.




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                         Fontes Iuris Romani Antejustiniani, I , 8, 21
                                                                                                  1. E di conseguenza esposto alla vendetta privata.
                         Il patrono che inganni il cliente sia consacrato alle divinità infernali .
                                                                              1
                                                                                                  GUIDAALLALETTURA
                                                                                                  1. La condanna valeva anche per il plebeo
                                                                                                  inadempiente?



                        La prima secessione e il tribunato della plebe

                        Secondo la tradizione, la prima secessione della plebe si sarebbe svolta nel 494 a.C. La tensione
                        sociale era alta, perché i plebei erano oppressi dai debiti e i consoli, per scongiurare la rivolta, ave-
                        vano deciso di tenerli impegnati sotto le armi senza una reale necessità. I plebei rifiutarono allo-
                        ra il servizio militare e si ritirarono non lontano da Roma, manifestando, con questa «secessione»,
                        il fatto che era intervenuta una grave rottura nel corpo civico. I patrizi decisero di inviare a trat-
                        tare con la plebe Menenio Agrippa, un plebeo dotato di grande eloquenza e apprezzato da tutti.
                        La plebe, convinta, rientrò in città. A seguito di questa protesta, fu istituito il tribunato della ple-
                        be, una magistratura destinata appunto a difendere i plebei e a sostenere i loro interessi.





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                         Livio, Storia di Roma, II, 32, 1-6; 33, 1  Grande era lo sgomento in città, e gli animi  le decisioni dei consoli, e fu stabilito che
                                                             di tutti erano sospesi per il reciproco timo-  nessun patrizio potesse accedere a quella
                         Questo fatto affrettò la rivolta. Si dice che  re. La plebe abbandonata dai suoi uomini  magistratura.
                         dapprima abbiano pensato di uccidere i  temeva violenza da parte dei patrizi: i patri-
                         consoli, in modo da essere sciolti dal giura-  zi temevano la plebe rimasta in città, e non  1. Il giuramento prestato dai soldati.
                         mento , ma resi edotti poi che con un delit-  sapevano se desiderare che restasse o se ne  2. Un miglio romano corrispondeva a 1478 m.
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                         to non si poteva in alcun modo estinguere  andasse. Fino a quando poi sarebbe rimasta  3. Calpurnio Pisone era uno storico romano vissuto
                         un obbligo religioso, per consiglio di un  tranquilla quella turba che aveva operato la  nella seconda metà del II sec. a.C.
                         certo Sicinio contro gli ordini dei consoli si  secessione? Che cosa sarebbe avvenuto, se  4. I plebei posero un accampamento, ma non lo for-
                         ritirarono sul monte Sacro, che si trova al di  nel frattempo fosse sorta una guerra ester-  tificarono con palizzate e fossati com’erano soliti fa-
                                                                                                  re i soldati romani durante le operazioni militari.
                         là del fiume Aniene, a tre miglia da Roma ;  na? Nessuna speranza davvero rimaneva se  In questo modo essi indicavano che la loro azione
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                         questa versione è più diffusa dell’altra, so-  non nella concordia dei cittadini: questa  aveva carattere pacifico.
                         stenuta da Pisone, secondo cui la secessione  doveva essere ristabilita in città a qualsiasi  5. Sull’intercessio: ®12.2.
                         sarebbe avvenuta sull’Aventino . Qui, po-  condizione.
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                         sto il campo senza comandanti né vallo né  Cominciarono allora le trattative per il ri-  GUIDAALLALETTURA
                         fossa , non prendendo altra cosa se non il  torno della concordia, e nei patti fu accor-  1. Per quale motivo, secondo Livio, la plebe
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                         necessario per il vitto, rimasero tranquilli  dato alla plebe di avere propri magistrati in-  decise di ritirarsi sul Monte Sacro?
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                         alcuni giorni, senza recar molestia e senza  violabili, ai quali era riconosciuto il diritto  3. Quali erano le caratteristiche del tribunato della
                         essere molestati.                   di intercedere in favore della plebe contro  plebe?
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