Page 302 - Profili di Storia
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                                                                                                Unità 12
                                                                                 L’espansione romana in Italia


                        investimenti anche nell’artigianato, nel commercio e in altre atti-      √ Statua Barberini, I sec. a.C.
                        vità lucrative. La parificazione politica tra patrizi e plebei sosti-    [Palazzo dei Conservatori, Roma]
                        tuì dunque la vecchia oligarchia patrizia con una nuova oligar-          La statua raffigura un nobile con i ritratti degli
                        chia patrizio-plebea. Ai patrizi si affiancarono i nobili: lette-          antenati. Tra le più importanti prerogative dei
                                                                                                     nobili era il cosiddetto ius imaginum, «diritto
                        ralmente il termine indica «coloro che sono noti». A dif-                     alle immagini». L’imago era la maschera
                        ferenza del patrizio, il nobile non era tale per un anti-                     funebre, l’impronta di cera che veniva
                                                                                                         presa, subito dopo la morte, sul viso di
                        chissimo diritto di stirpe, ma perché la sua famiglia, an-                         un uomo che aveva ricoperto una
                        che in tempi recentissimi, era diventata nobile grazie al                           magistratura superiore. La famiglia
                                                                                                            conservava le maschere legate
                        consolato di uno dei suoi membri.                                                   l’una all’altra con strisce di cuoio,
                                                                                                            ricomponendo in questo modo la
                         Integrazione dell’organizzazione plebea Uno dei                                    complicata rete di antenati: agli
                        fenomeni più importanti della storia politica romana di                             antenati del padre si aggiungevano
                        questi secoli fu la progressiva integrazione negli ordi-                            quelli che portavano con sé i figli
                                                                                                            adottivi e le mogli. Le immagini di
                                                                                                            cera venivano esibite in occasione
                        namenti della repubblica dell’organizzazione che la                                 dei funerali di un ex magistrato,
                        plebe si era data autonomamente [®12.2]. Con gra-                                   quando, indossate da attori
                                                                                                            professionisti sfilavano sui carri che,
                        dualità il concilio della plebe fu riconosciuto come par-                          nel corteo funebre, precedevano il
                        te delle istituzioni repubblicane, e i suoi rappresentanti                         feretro del defunto. Il corteo
                        (tribuni ed edili) divennero magistrati a tutti gli effetti.                       parola un giovane membro della
                                                                                                           giungeva al Foro; qui prendeva la
                        Il punto culminante si raggiunse nel 286 a.C. (lex Hor-                            famiglia ricordando le gesta e i meriti
                                                                                                          dell’illustre defunto e quelle degli
                        tensia), quando si riconobbe valore di legge alle deli-                           antenati. Così, le virtù dell’individuo si
                        berazioni della plebe (i cosiddetti «plebisciti»). In base                        specchiavano in quelle degli antenati,
                        a tale decisione, quanto la plebe stabiliva nelle sue as-                         e quelle degli antenati si riflettevano
                        semblee (dalle quali i patrizi erano esclusi) aveva valore                       sull’individuo.
                        di legge per tutto il popolo (patrizi compresi).
                        Tutto questo non deve far credere che la repubblica ro-
                        mana si fosse trasformata in una vera e propria demo-
                        crazia. In una società dominata dalla nuova oligarchia                              GUIDAALLOSTUDIO
                        patrizio-plebea, anche una carica come il tribunato                                 1. Chi erano i nobili romani?
                        della plebe, che in origine aveva avuto un carattere «eversivo», fu ricoperta in prevalen-  2. Il tribuno della plebe era un
                        za da individui di estrazione nobile. Roma restò una repubblica oligarchica.        plebeo?



                        4. I magistrati e il senato

                         Nuove magistrature Già nel V sec. a.C. il ceto dirigente della repubblica cominciò a
                        rendersi conto che i magistrati ordinari, i consoli, non erano sufficienti ad assicurare il go-
                        verno di una città sempre più potente e complessa. Seguendo l’ordine gerarchico decre-
                        scente, al di sotto del consolato vennero così istituite queste nuove magistrature: nel 445
                        a.C. i due censori che provvedevano ai censimenti dei cittadini, al controllo degli aventi
                        diritto a sedere in senato, a un generale «controllo dei costumi»; nel 367 il pretore urba-
                        no che affiancò i consoli nell’amministrazione della giustizia; a esso si aggiunse più tardi
                        il pretore peregrino che si occupava delle liti giudiziarie tra cittadini romani e stranieri
                        (peregrini); nel 366 i due edili curuli patrizi (detti così dalla sella curulis, la sedia attribu-
                        to della loro carica) che, congiuntamente agli edili plebei [®12.2], curavano l’approvvi-
                        gionamento alimentare di Roma, la manutenzione di strade e di edifici pubblici, l’allesti-
                        mento di spettacoli e feste pubbliche; i questori che provvedevano all’amministrazione
                        del denaro pubblico, quattro all’inizio della repubblica, essi aumentarono nel tempo fi-
                        no a 40 unità.
                        A Roma, il sistema delle magistrature (dall’avverbio magis, «che può di più») era molto
                        complesso e non privo di sfasature e di contraddizioni. Le singole magistrature furono in-

                                                                                                                                287
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