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Unità 12
L’espansione romana in Italia
pur essendo composta dagli stessi individui (eccezion fatta per i patrizi che non erano am- GUIDAALLOSTUDIO
messi ai concili plebei), aveva compiti elettorali diversi: i comizi centuriati, presieduti da 1. Quali erano le assemblee romane?
un console, eleggevano i consoli, i censori, i pretori; i comizi tributi, presieduti da un con- 2. Chi forniva le centurie
dell’esercito?
sole o da un pretore, eleggevano gli edili e i questori; i concili della plebe, presieduti da 3. Perché i cittadini della quarta
un tribuno della plebe, eleggevano i tribuni e gli edili della plebe. classe non votavano quasi mai?
6. Religione e politica
Una funzione riservata a pochi L’analisi delle istituzioni pubbliche dei Romani sareb-
be incompleta se non prendesse in considerazione l’aspetto, fondamentale, dei rapporti
tra religione e politica. A Roma non tutti potevano diventare sacerdoti. Gli atti religiosi
non erano celebrati a nome dei singoli, ma della comunità intera: potevano essere di con-
seguenza affidati solo a individui che avessero i necessari requisiti di rango. È evidente
quindi che anche da questo settore la gente comune restava esclusa.
Importanti prerogative religiose erano svolte in varie occasioni dai magistrati: per esem-
pio durante i trionfi, oppure quando si trattava di dedicare un tempio. Particolarmente
rilevante era l’atto di trarre gli auspìci [®11.9]. Ogni momento importante della vita pub-
blica doveva essere preceduto, per legge, dalla consultazione degli dèi e soprattutto di
Giove.
Collegi sacerdotali I sacerdoti veri e propri svolgevano le loro funzioni a vita. Reclu-
tati dalle file della classe dirigente, essi non erano molto numerosi e operavano all’inter-
no di «collegi». Il più importante era quello dei pontefici, presieduto dal pontefice mas-
simo. Quest’ultimo era la suprema autorità religiosa della repubblica e sorvegliava tutta
® Un «aruspice», III-II sec. a.C.
[Museo Nazionale di Villa Giulia, Roma]
Questo bronzetto votivo individua nella figura dell’offerente un aruspice, coperto da un mantello fermato al centro da
una fibbia e con il caratteristico copricapo a punta. L’aruspice era un sacerdote divinatore, ossia capace di predire il
futuro esaminando le viscere degli animali, presente sia nella cultura etrusca che in quella romana.
Comizi tributi Concili della plebe
35 tribù 35 tribù
• competenze legislative • competenze legislative
e giudiziarie e giudiziarie
eleggono elegge
Edili Questori Tribuni della plebe
in carica 1 anno in carica 1 anno in carica 1 anno
• approvvigionamento dell’Urbe • gestiscono il tesoro dello • diritto di proporre plebisciti
• viabilità ed edilizia pubblica Stato • diritto di veto
• allestimento di feste
e spettacoli pubblici
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