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Modulo 4
Una nuova potenza
mediterranea: Roma
anni dopo, certo non a caso, Roma e Cartagine decisero di rinnovare il trattato stipulato
nel 508 a.C. [®12.7]. Il nuovo accordo poneva limiti alla navigazione e ai traffici romani
in Spagna, in Sicilia, in Sardegna, ma assegnava il Lazio intero alla sfera d’influenza ro-
mana. Ormai Roma era considerata, anche all’esterno, la comunità più importante del-
l’Italia centrale.
Contro i Sanniti Nuovi scenari si aprirono in conseguenza delle iniziative dei Sanniti,
un popolo di lingua osca che aveva costituito una potente confederazione di tribù negli
Appennini meridionali. Negli ultimi decenni del V sec. a.C. i Sanniti avevano invaso le
† Guerriero sannita, V sec. a.C. fertili pianure della Campania, impadronendosi sia dei centri etruschi sia di quelli greci:
[Museo del Louvre, Parigi]
erano cadute nelle loro mani città importanti come Capua e Cuma. L’intervento di Roma
I Sanniti occupavano una zona e della Lega latina diede origine alla Prima guerra sannitica (343-341 a.C.), che si con-
compresa fra Ortona e il Gargano sul
versante adriatico, Amalfi e il fiume cluse con la rinuncia dei Sanniti alla Campania.
Silaro dalla parte del Tirreno.
Bellicosi e irriducibili, i Sanniti Subito dopo si verificò un improvviso capovolgimento di alleanze, i cui particolari ci sfug-
combatterono a lungo i Romani. gono: i Romani, questa volta alleati dei Sanniti, intrapresero una guerra contro i Latini
(guerra latina, 340-338 a.C.). La vittoria romana comportò, nel 338 a.C., lo scioglimento
della Lega latina: le singole città latine furono variamente inserite nella complessa orga-
nizzazione che Roma diede alle sue conquiste, estese ormai dal lago di Bracciano al golfo
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di Pozzuoli, per circa 6000 km [®12.11].
Il maggiore ostacolo all’ulteriore espansione della potenza romana in Italia meridiona-
le era sempre rappresentato dalla confederazione sannitica. Nel 328 a.C. i Romani
fondarono la colonia di Fregelle, nella valle del Liri, in una posizione strategica
molto importante; nel 326 occuparono Napoli sbarrando quindi ai Sanniti qual-
siasi espansione verso la costa. I Sanniti reagirono riaprendo le ostilità. Ne nac-
que un nuovo conflitto, che viene convenzionalmente diviso in due momenti:
Seconda guerra sannitica, dal 326 al 304, e Terza guerra sannitica, dal 298 al
290.
Quelle contro i
Sanniti non furo-
no guerre come le
altre. Nella tradizione roma-
na esse rivestono il caratte-
re di un’epopea, e in effet-
ti si trattò di uno scontro
durissimo. Il pericolo rap-
presentato da questi nemi-
ci emerse con chiarezza nel
321, quando due consoli
romani, addentratisi av-
venturosamente con le loro
legioni in territorio sanni-
ta, presso le Forche Caudi-
ne (tra Caserta e Beneven-
to), furono circondati e
costretti a una resa umi-
liante.
® La via Appia,
costruita nel 312 a.C.
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