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Modulo 4
Una nuova potenza
mediterranea: Roma
Un nuovo successo della plebe In una delle Dodici Tavole si ripeteva un antichissimo
divieto: non erano ammessi matrimoni tra patrizi e plebei. Nel 445 a.C. il tribuno Gaio
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1. Che cos’è il diritto di veto? Canuleio fece approvare dalla plebe l’abolizione di questa norma. Ma la deliberazione dei
2. Perché i plebei romani si ritiravano concili della plebe non aveva valore di legge: bastò tuttavia che Canuleio minacciasse di
sull’Aventino? ostacolare la leva dell’esercito in un momento in cui Roma doveva affrontare numerosi
3. Chi fu Appio Claudio?
4. Un patrizio poteva sposare una pericoli esterni, e la proposta fu recepita. I consoli presentarono la proposta ai comizi e
plebea? il divieto di matrimonio «misto» fu abrogato.
3. L’oligarchia patrizio-plebea
LINK p.306 Il consolato ai plebei La piena parificazione politica tra patrizi e plebei si realizzò sol-
L’ordinamento sociale tanto nel 367 a.C. Dopo un lungo periodo di gravissime agitazioni, che le fonti racconta-
nella Roma arcaica
no molto confusamente, furono approvate le cosiddette leggi Licinie-Sestie (dai nomi dei
tribuni della plebe Gaio Licinio Stolone e Lucio Sestio Laterano) che riconoscevano ai
plebei il diritto di accedere al consolato.
Da questo momento i patrizi non ebbero più il monopolio della carica suprema. Ma que-
sto non vuol dire che tutti i plebei avessero concretamente la possibilità d’intraprendere
abrogazione la carriera politica: per accedere alle cariche e svolgere le funzioni di governo era indi-
Dal latino ab (che indica negazione)
e rogare, «proporre un legge». spensabile sottrarre tempo alle attività lavorative o abbandonarle del tutto; occorrevano
L’abrogazione di una legge è dunque quindi grandi mezzi economici che solo una parte privilegiata della plebe deteneva: si
la sua abolizione. trattava di proprietari terrieri (talvolta più ricchi di alcuni patrizi) che non disdegnavano
VITA SOCIALE Le Dodici Tavole
E DIRITTO
ei primi decenni della repubblica coltà di natura politica, ma alla fine il loro la- fu oggetto di successivi aggiornamenti, ri-
Nromana, la redazione di leggi scrit- voro fu superiore alle aspettative: le Dodici guardanti parole e forme lessicali desuete. È
te fu la più pressante richiesta della plebe. I Tavole sarebbero rimaste per molti secoli, andata perduta per sempre, inoltre, la se-
patrizi cercarono di resistere finché potero- come scrisse Livio, «la fonte di tutto il dirit- quenza delle varie norme. Quello che resta
no, nella consapevolezza che quella conces- to privato e pubblico». rappresenta tuttavia un documento di ecce-
sione avrebbe fatto saltare il perno intorno a Le tavole di legno (o di bronzo) contenenti zionale importanza sulla società romana del
cui ruotavano tutti i loro privilegi. le leggi andarono bruciate durante l’incen- V sec. a.C.
Ma le secessioni della plebe si rivelarono dio della città da parte dei Galli nel 390 a.C. Le Dodici Tavole non sono un Codice nel
un’arma temibile, e i patrizi furono costretti [®12.8]. Il testo, fortunatamente, era stato senso moderno del termine: infatti, esse
a cedere. Fu quindi nominata una commis- trascritto infinite volte e sopravvisse a quel non contengono tutto il diritto, e danno per
sione di dieci membri (decemviri), incarica- disastro. Le nostre informazioni sul suo con- scontato ciò che era ritenuto ovvio. Tutta-
ta di raccogliere e pubblicare le prime leggi tenuto derivano dalle citazioni degli storici, via, esse regolavano in modo essenziale ma
scritte della repubblica. Secondo la tradizio- dei giuristi e degli eruditi antichi, che lo co- abbastanza completo, aspetti importanti
ne, la commissione si sarebbe recata in Gre- noscevano alla perfezione. Il ricordo di quali i riti processuali, la punizione dei de-
cia, per prendere conoscenza delle leggi più quelle prime leggi rimase infatti radicato litti, le eredità, i più frequenti conflitti tra
evolute. La notizia del viaggio è falsa, ma nella cultura romana come un patrimonio gli individui.
nell’ispirazione greca c’è qualcosa di vero: la fondamentale: ancora all’epoca di Cicerone La pubblicazione delle leggi rispondeva a
cultura della Roma arcaica era aperta a mol- – quattro secoli dopo – i bambini dovevano una fondamentale esigenza di uguaglianza,
ti influssi, tra i quali erano molto forti quelli imparare a memoria il testo delle Dodici Ta- ma questo non vuol dire che le norme delle
greci, non necessariamente irradiati dalla vole. Dodici Tavole riflettessero l’immagine di
Grecia vera e propria ma anche dalla Magna Tuttavia, il testo originale, scritto in un lati- una società equilibrata. Al contrario, emer-
Grecia. no arcaico che gli stessi Romani secoli dopo ge quasi ovunque la disuguaglianza tra i ric-
I decemviri dovettero affrontare molte diffi- avrebbero avuto difficoltà a comprendere, chi e i poveri, tra i patrizi e i plebei.
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