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Dossier
Storie di Romolo
va esattamente a quello in cui li aveva rac- tro il re. Romolo, non con uno stuolo com- sciuti, e infine l’uccisione del tiranno, di
colti; ma non aveva voluto che la cosa fos- patto di giovani – ché non aveva forze suf- cui si dichiarò responsabile. Dopo che i
se risaputa innanzi tempo, a meno che non ficienti per un attacco aperto – ma ordi- giovani, avanzando alla testa delle loro
se ne presentasse l’occasione o la necessità. nando ai pastori di affluire alla reggia per schiere nel mezzo dell’adunanza, ebbero
Si presentò per prima la necessità: e così, vie diverse nel momento fissato, assale il re, salutato re il nonno, un grido unanime le-
spinto dal timore, svelò a Romolo ogni co- e Remo, venendo dalla casa di Numitore vatosi da tutta la moltitudine confermò al
sa. Per caso anche nell’animo di Numitore, con un’altra schiera, gli dà man forte. Così re la legittimità del titolo e del potere.
mentre teneva Remo prigioniero, avendo trucidano il re.
egli saputo che i due fratelli erano gemelli, Numitore [...] quando si vide venire in-
e considerando la loro età e la loro stessa contro i giovani esultanti per la strage com- GUIDAALLALETTURA
natura, che nulla aveva di servile, s’era ri- piuta, convocata all’istante l’assemblea, ri- 1. Da chi furono allevati Romolo e Remo?
destato il ricordo dei nipoti; e indagando velò il tradimento commesso contro di lui 2. Per quale motivo il pastore Faustolo svelò a
Romolo le sue origini regali?
giunse alla stessa conclusione [...]. dal fratello, la vera origine dei nipoti, 3. Per quale motivo Numitore, fratello del re
Così da ogni parte si tramano insidie con- com’erano stati generati, allevati e ricono- Amulio, si schierò con Romolo e Remo contro il re?
La fondazione di Roma
La «nascita» di Roma fu un evento complesso e va inquadrata in una secolare stratificazione di espe-
rienze. Gli antichi – secondo una loro radicata inclinazione, che abbiamo osservato per esempio nel ca-
so di Licurgo [®7.1] – attribuivano invece tutto all’iniziativa di un singolo individuo, Romolo. Ma è
esistito davvero un personaggio di nome Romolo e ha egli avuto un qualche ruolo nelle vicende che por-
tarono alla nascita di Roma?
Rispondere in modo credibile a questa domanda è impossibile. Tuttavia, possiamo essere certi che, con-
trariamente all’opinione diffusa tra gli antichi, la città di Roma non fu chiamata così perché fondata da
Romolo. È evidente, infatti, che dal nome Romulus non poteva mai derivare la forma Roma. Fu dun-
que Roma a dare il nome a Romulus, e Romulus va dunque inteso come un sinonimo di Romanus: in-
fatti, ancora molti secoli dopo, poeti come Orazio e Virgilio, per indicare la «gente romana», potevano
dire Romula gens invece di Romana gens.
Ma che cosa vuol dire Roma? L’ipotesi più probabile è quella che connette Roma a ruma, un’antica paro-
la latina che indicava la «mammella» e quindi la «collina». Roma sarebbe quindi la «città della collina».
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Livio, Storia di Roma, I, 6-7 ro con segni augurali chi doveva dare il no- furiato, il quale, inveendo anche con le pa-
me alla nuova città e chi dopo averla fonda- role, avrebbe aggiunto: «Così d’ora in poi
Affidato così a Numitore lo Stato albano , ta doveva regnarvi, Romolo, per prendere perisca chiunque altro varcherà le mie mu-
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Romolo e Remo furono presi dal desiderio gli auspici , occupò come luogo d’osserva- ra!». Pertanto Romolo ebbe da solo il po-
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di fondare una città in quei luoghi in cui zione il Palatino, Remo l’Aventino. tere; fondata la città, essa ebbe nome dal
erano stati esposti ed allevati. Sovrabbon- Si dice che a Remo per primo apparvero co- suo fondatore.
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dava infatti la popolazione degli Albani e me segno augurale sei avvoltoi; e poiché,
dei Latini, e ad essi per di più s’erano ag- quando ormai l’augurio era stato annunzia-
giunti i pastori, sì che tutti senz’altro spe- to, se n’erano offerti alla vista di Romolo il 1. [®Unità 11, DOC1].
ravano che sarebbe stata piccola Alba, e doppio, le rispettive schiere li avevano accla- 2. Vale a dire abbandonati.
piccola Lavinio , in confronto alla città che mati re entrambi: gli uni pretendevano d’a- 3. Lavinio era un’antica città del Lazio, a circa 20 km
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si voleva fondare. ver diritto al regno per la priorità nel tempo, da Roma. La leggenda attribuiva la sua fondazione a
Enea, dopo lo sbarco sulla costa del Lazio; il nome
S’insinuò poi tra queste considerazioni quel gli altri invece per il numero degli uccelli. sarebbe derivato da quello di sua moglie Lavinia.
male ereditario ch’è il desiderio incontrol- Venuti quindi a parole, dalla foga della di- 4. [®12.6].
lato di regnare, e in conseguenza di ciò nac- scussione furono spinti alla strage; fu allora
que l’indegna contesa originata da motivi che Remo cadde colpito nella mischia.
piuttosto futili. Poiché erano gemelli, e non È più diffusa la tradizione che Remo, in at- GUIDAALLALETTURA
valeva dunque come criterio risolutivo il ri- to di scherno verso il fratello, abbia varca- 1. In che modo Romolo e Remo stabilirono chi dei
due avrebbe fondato la nuova città?
spetto dovuto all’età, affinché gli dèi sotto la to con un salto le nuove mura, e che per 2. Secondo la tradizione riportata da Livio, perché
cui protezione erano quei luoghi indicasse- questo egli sia stato ucciso da Romolo in- Romolo uccise Remo?
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