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Modulo 4
Una nuova potenza
mediterranea: Roma
D C fatti istituite in momenti diversi e il sistema
® La toga senatoriale
[disegno ricostruttivo di P. Connolly] che stiamo descrivendo – come si è già
La toga era certamente l’abito più detto – fu il frutto di un’evoluzione
importante dei Romani di sesso E secolare.
maschile. A tutti i cittadini liberi era
concesso indossarla (solitamente Le magistrature erano col-
portata sopra una tunica), ma legiali: a parte il dittatore,
veniva in effetti usata
soprattutto dalle classi più B tutti gli altri magistrati ave-
elevate. La toga veniva A vano infatti colleghi con
portata dai magistrati o
dai pubblici ufficiali poteri uguali: i consoli era-
nell’esercizio della vita no due, i pretori due, i cen-
pubblica (quella dei
senatori si distingueva C D sori due, ecc. A eccezione
per il bordo rosso). del dittatore, che restava in
Indossare la toga
richiedeva alcuni gesti carica sei mesi, e dei censo-
precisi: bisognava ri, che restavano in carica
piegarla lungo la linea E
A-B; poggiarla sulla diciotto mesi, tutte le altre
spalla sinistra in modo magistrature erano annuali.
da avere l’angolo A
all’altezza del piede Erano anche quasi tutte elettive: a
sinistro; portare l’altra parte il dittatore, nominato dai conso-
parte della toga sotto
il braccio destro e li su decisione del senato, tutti gli altri
quindi poggiarla magistrati erano eletti dalle assemblee. Le
ancora sulla spalla
sinistra; infine il lembo magistrature erano inoltre gratuite: non
C-E doveva essere comportavano né stipendi né emolumenti.
tirato in avanti.
Il senato La volontà popolare subiva limita-
B
A A zioni non solo da parte dei magistrati, ma anche
da parte del senato: non è dunque un caso che, per
indicare quello che noi diremmo «lo Stato roma-
no», si dicesse «il senato e il popolo romano» (Senatus Populusque Romanus) con il se-
nato in posizione preminente. Il numero massimo dei senatori fu fissato, tra la fine del III
e l’inizio del II sec. a.C., a 300. L’ammissione, sottoposta solitamente alla verifica dei cen-
sori, era riservata agli individui che possedessero le seguenti caratteristiche: 1. essere cit-
tadini romani; 2. essere di nascita libera; 3. avere il censo dei cittadini della prima classe;
4. aver ricoperto una magistratura il cui rango variò nel tempo. Alle competenze del se-
nato non c’erano limiti: poteva occuparsi di tutto. Se le decisioni sulle dichiarazioni di
guerra e sulla stipula dei trattati spettavano al popolo, il senato si occupava concreta-
GUIDAALLOSTUDIO mente dei rapporti con gli Stati stranieri o con i sudditi di Roma; riceveva le ambascerie
1. I censori sostituirono i consoli alla straniere; organizzava le ambascerie romane; decideva inoltre l’entità della leva e del tri-
guida della città?
2. Sottolinea sul testo le cariche buto destinato a pagare il soldo dei militari; valutava la legittimità delle leggi votate dal
pubbliche a Roma tra V e III sec. a.C. popolo o dalla plebe; si occupava di problemi rilevanti di ordine pubblico: congiure, ri-
3. La sigla giusta è SPQR oppure
PSQR? Perché? volte servili, banditismo. Importanti erano soprattutto le sue competenze in materia fi-
nanziaria: sfruttamento dell’agro pubblico, delle miniere, delle foreste.
5. Le assemblee popolari
Quattro assemblee Tipica della repubblica romana era la proliferazione delle assem-
agro pubblico blee popolari. Abbiamo già parlato dei concili della plebe [®12.2], che in verità racco-
Estensioni di terreno di proprietà glievano non tutto il popolo ma una parte di esso (i patrizi ne erano infatti esclusi). C’e-
dello Stato che venivano concesse in
uso ai cittadini dietro pagamento di rano poi gli antichissimi comizi curiati [®11.9], ormai ridotti a funzioni esclusivamente
un canone. formali e rituali. Le assemblee popolari più importanti erano i comizi centuriati [®11.10],
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