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Unità 10
Alessandro e l’ellenismo
Filippo II (359-336 a.C.) risorse economiche che, sa- à Filippo II di Macedonia
pientemente impiegate, furono alla base della straordi- e il suo corredo funebre,
naria crescita della potenza macedone. Il re intensificò IV sec. a.C.
infatti l’economia monetaria e diede l’avvio al rafforza- Una delle più clamorose scoperte
archeologiche degli ultimi decenni
mento dell’esercito. La potenza di quest’ultimo risultò, sono state le tre tombe reali di
inoltre, moltiplicata dall’introduzione di una nuova tat- Verghina, in Macedonia, località
identificata con Aigai, una delle
tica, che per decenni avrebbe dominato i campi di bat- capitali del regno macedone. Tra
taglia di mezzo mondo. Il nerbo dell’esercito era costi- queste tombe spicca per
monumentalità e ricchezza di
tuito dalla cosiddetta falange macedone: fanteria pesan- decorazione quella che è stata
te armata di picche simili a pertiche, lunghe dai cinque attribuita a Filippo II. Al suo interno è
stato ritrovato un eccezionale
ai sette metri, formava una muraglia impenetrabile, dal- corredo funebre del quale faceva
la terribile forza d’urto. Squadre scelte di cavalieri era- parte l’armatura da parata del
sovrano, di cui vediamo nella figura
no disposte ai lati, pronte a sferrare l’assalto decisivo e a in basso la faretra d’oro, finemente
inseguire i nemici in fuga. La Macedonia era inoltre un cesellata, e i gambali
in bronzo. Sempre in
paese altamente popolato, ed era quindi in grado di met- questa tomba sono
tere in campo eserciti molto più grandi di quelli nor- state trovate alcune
testine in avorio che
malmente schierati dalle singole poleis. – secondo molti
L’ascesa della potenza macedone coincideva con un pe- studiosi –
costituivano ritratti
riodo di grande debolezza per Atene e per Sparta. L’oc- dei membri della
casione per l’intervento macedone nella penisola elleni- famiglia reale
macedone: in
ca fu offerta dal conflitto tra alcune poleis della Grecia particolare la fig. in
settentrionale, che sfociò nel saccheggio del santuario di alto ci restituirebbe le
fattezze di Filippo II.
Delfi. La decisione di Filippo II di assumere il ruolo di
protettore del santuario e di porsi a capo dell’anfizionia
delfica [®6.3] allarmò tutta la Grecia.
La reazione ateniese Nell’Atene di quegli anni era emersa la figura di Demostene, un † La falange macedone
democratico onesto e animato da un fiero patriottismo. Egli era convinto che la sua po- La falange macedone era basata su
lis avesse concrete possibilità di recuperare la grandezza perduta; il primo obiettivo era unità chiamate syntàgmata
la lotta contro il sovrano macedone. Le sue idee, espresse in molte veementi orazioni e composte da sedici file di sedici
uomini (256 in tutto), ognuno dei
soprattutto nelle Filippiche, erano coraggiose e ambiziose: Atene doveva animare la resi- quali era dotato di una picca lunga
stenza, raccogliere intorno a sé le altre poleis, umiliare i «barbari» (così come lui li defi- fra i 5 e i 7 metri. I soldati delle
prime file puntavano le picche
direttamente sul nemico, quelli delle
file successive, sostituivano gli
eventuali caduti delle prime file
e creavano, con le loro picche
sollevate in alto, una cortina
protettiva contro frecce e giavellotti.
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