Page 252 - Profili di Storia
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                                                                                                Unità 10
                                                                                     Alessandro e l’ellenismo


                        Filippo II (359-336 a.C.) risorse economiche che, sa-                              à Filippo II di Macedonia
                        pientemente impiegate, furono alla base della straordi-                            e il suo corredo funebre,
                        naria crescita della potenza macedone. Il re intensificò                           IV sec. a.C.
                        infatti l’economia monetaria e diede l’avvio al rafforza-                          Una delle più clamorose scoperte
                                                                                                           archeologiche degli ultimi decenni
                        mento dell’esercito. La potenza di quest’ultimo risultò,                           sono state le tre tombe reali di
                        inoltre, moltiplicata dall’introduzione di una nuova tat-                          Verghina, in Macedonia, località
                                                                                                           identificata con Aigai, una delle
                        tica, che per decenni avrebbe dominato i campi di bat-                             capitali del regno macedone. Tra
                        taglia di mezzo mondo. Il nerbo dell’esercito era costi-                           queste tombe spicca per
                                                                                                           monumentalità e ricchezza di
                        tuito dalla cosiddetta falange macedone: fanteria pesan-                           decorazione quella che è stata
                        te armata di picche simili a pertiche, lunghe dai cinque                           attribuita a Filippo II. Al suo interno è
                                                                                                           stato ritrovato un eccezionale
                        ai sette metri, formava una muraglia impenetrabile, dal-                           corredo funebre del quale faceva
                        la terribile forza d’urto. Squadre scelte di cavalieri era-                        parte l’armatura da parata del
                                                                                                           sovrano, di cui vediamo nella figura
                        no disposte ai lati, pronte a sferrare l’assalto decisivo e a                      in basso la faretra d’oro, finemente
                        inseguire i nemici in fuga. La Macedonia era inoltre un                                       cesellata, e i gambali
                                                                                                                      in bronzo. Sempre in
                        paese altamente popolato, ed era quindi in grado di met-                                      questa tomba sono
                        tere in campo eserciti molto più grandi di quelli nor-                                        state trovate alcune
                                                                                                                      testine in avorio che
                        malmente schierati dalle singole poleis.                                                      – secondo molti
                        L’ascesa della potenza macedone coincideva con un pe-                                         studiosi –
                                                                                                                      costituivano ritratti
                        riodo di grande debolezza per Atene e per Sparta. L’oc-                                       dei membri della
                        casione per l’intervento macedone nella penisola elleni-                                      famiglia reale
                                                                                                                      macedone: in
                        ca fu offerta dal conflitto tra alcune poleis della Grecia                                    particolare la fig. in
                        settentrionale, che sfociò nel saccheggio del santuario di                                    alto ci restituirebbe le
                                                                                                                      fattezze di Filippo II.
                        Delfi. La decisione di Filippo II di assumere il ruolo di
                        protettore del santuario e di porsi a capo dell’anfizionia
                        delfica [®6.3] allarmò tutta la Grecia.
                         La reazione ateniese Nell’Atene di quegli anni era emersa la figura di Demostene, un  † La falange macedone
                        democratico onesto e animato da un fiero patriottismo. Egli era convinto che la sua po-  La falange macedone era basata su
                        lis avesse concrete possibilità di recuperare la grandezza perduta; il primo obiettivo era  unità chiamate syntàgmata
                        la lotta contro il sovrano macedone. Le sue idee, espresse in molte veementi orazioni e  composte da sedici file di sedici
                                                                                                           uomini (256 in tutto), ognuno dei
                        soprattutto nelle Filippiche, erano coraggiose e ambiziose: Atene doveva animare la resi-  quali era dotato di una picca lunga
                        stenza, raccogliere intorno a sé le altre poleis, umiliare i «barbari» (così come lui li defi-  fra i 5 e i 7 metri. I soldati delle
                                                                                                           prime file puntavano le picche
                                                                                                           direttamente sul nemico, quelli delle
                                                                                                           file successive, sostituivano gli
                                                                                                           eventuali caduti delle prime file
                                                                                                           e creavano, con le loro picche
                                                                                                           sollevate in alto, una cortina
                                                                                                           protettiva contro frecce e giavellotti.

























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