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Unità 10
Alessandro e l’ellenismo
che la città fu rasa al suolo e gli abitanti deportati, la situazione in Grecia tornò infatti al- congiura
la normalità. Il nuovo sovrano era appena ventenne, ma aveva già dato prova del suo va- Patto segreto fra persone che si
accordano per rovesciare
lore in qualità di comandante della cavalleria nella battaglia di Cheronea. Aveva avuto in l’ordinamento politico di uno Stato
effetti maestri d’eccezione, che lo avevano educato alle armi e a uno stile di vita austero. e chi lo rappresenta.
La sua formazione culturale fu inoltre affidata a uno dei più grandi pensatori di tutti i
tempi, il filosofo Aristotele, che lo introdusse allo studio della filosofia, della politica, del-
le lettere.
La spedizione contro l’impero persiano Alessandro volle immediatamente riprende-
re l’impresa lasciata interrotta dal padre, e organizzò una grande spedizione contro la Per-
sia. Certo, la potenza persiana non era più quella dei tempi di Dario I o di Serse: l’impe-
ro, su cui ora regnava Dario III (336-330 a.C.) non era più compatto come una volta e
doveva affrontare spesso sommosse e ribellioni. Ma il suo potenziale bellico era sempre
imponente.
I preparativi dei Macedoni furono molto accurati; i Persiani, invece, sottovalutarono la
potenza dell’avversario e si fecero trovare impreparati. La prima battaglia (uno scontro
di cavalleria) si svolse nel 334 a.C. presso il fiume Granico in Frigia, e fu vinta da Ales-
sandro. Caddero quindi in mano macedone, l’una dopo l’altra, le ricche città della Li-
dia, della Licia, della Caria, della Frigia. Qui, nella località di Gordio, Alessandro
compì un gesto teatrale: tagliò con la spada un nodo aggrovigliato (il «nodo gordiano»)
che, secondo la leggenda, sarebbe stato sciolto solo da un individuo destinato a diven-
tare il dominatore dell’Asia. Alessandro godeva di un immenso prestigio presso le sue
à Alessandro Magno e Dario III durante la battaglia di Isso, part.,
II sec. a.C.
[Museo Archeologico Nazionale, Napoli]
Il mosaico, da cui sono stati ripresi questi due particolari, è senz’altro il più
importante e famoso del periodo ellenistico. Ritrovato nella casa del Fauno
a Pompei, è stato certamente creato da artisti greci. Probabilmente realizzato
ad Alessandria, si suppone che il mosaico sia poi stato importato già completo.
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