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Modulo 3
Il mondo greco
niva) calati dalla Macedonia. Questa linea politica era
osteggiata da Isocrate, un ateniese di grande ingegno e
di vastissima cultura, noto e apprezzato in tutto il mon-
do greco. Isocrate sosteneva un progetto opposto a
TRACIA MAR NERO
quello di Demostene: unire tutte le forze dei Greci in-
torno al sovrano macedone per distruggere definitiva-
Amfipoli Bisanzio mente l’unico vero nemico dei Greci: i Persiani.
Pella
EPIRO Pen. Il dibattito fu aspro, ma finì per prevalere l’opinione di
Calcidica
Demostene, e Atene riuscì a costituire un’ampia coali-
TESSAGLIA
zione che raccoglieva le poleis della Grecia centrale e al-
LESBO
Cheronea MAR EGEO IMPERO cune del Peloponneso e delle isole. Le responsabilità
Delfi BEOZIA PERSIANO
Tebe maggiori competevano a Tebe e alla stessa Atene. Le
Corinto Atene CHIO forze contrapposte erano numericamente pari, ma fu
SAMO
PELOPONNESO
una sola battaglia a decidere tutto: nel 338 a.C. a Che-
ronea, in Beozia, la falange macedone dispiegò tutta la
MAR IONIO
sua potenza e annientò i nemici.
Nucleo originario RODI Il trionfo di Filippo II Filippo II aveva ora nelle sue
del regno di Macedonia
Conquiste compiute mani la Grecia intera: avrebbe potuto annetterla e ren-
da Filippo II derne sudditi gli abitanti. Ma questa soluzione brutale non si addiceva alla sua fine per-
Battaglie
sonalità di politico. Egli aveva in mente un progetto molto più ambizioso, che nessun gre-
co aveva mai realizzato: sferrare un attacco definitivo ai Persiani nel cuore stesso del lo-
π La Macedonia sotto Filippo II
ro immenso dominio. Per questo aveva bisogno che le città greche sconfitte non diven-
Situato a nord-est della penisola
ellenica, il regno di Macedonia, tassero, come sarebbe stato inevitabile, una pericolosa spina nel fianco, e partecipassero
grazie all’abilità politica e militare di anzi con entusiasmo all’impresa. Aveva bisogno di consenso, non di nemici sottomessi e
Filippo II, ampliò i propri confini
annettendo la Tessaglia e la Tracia. umiliati.
La conquista di Amfipoli inoltre gli Egli convocò quindi a Corinto un congresso di poleis greche. I partecipanti, che conclu-
garantì uno sbocco sull’Egeo. Nel
338 a.C. a Cheronea, in Beozia, sero i lavori nel 337 a.C., proclamarono la «pace generale per i Greci» e costituirono la
Filippo sbaragliò una coalizione Lega di Corinto, un’alleanza panellenica (ne restò tuttavia esclusa Sparta) di cui fu rico-
antimacedone formata da Atene,
Tebe e altre poleis minori. nosciuto capo il re macedone. Le città greche s’impegnarono ad aiutare il re qualora egli
venisse aggredito. Un organismo permanente, il «sinedrio comune dei Greci», cui il re
GUIDAALLOSTUDIO non partecipava, ricevette il compito di evitare che tra i membri della Lega sorgessero
1. Cosa vuol dire Makedònes? I contrasti e che gli ordinamenti interni delle singole poleis fossero mutati con la violenza.
Makedònes erano Greci?
2. Perché le poleis temevano Si aprì in questo modo una fase nuova nella storia delle poleis greche in cui esse si sareb-
l’ascesa di Filippo II? bero trovate a confrontarsi con grandi compagini a carattere monarchico e di cultura el-
3. Riassumi le differenti prospettive
di Demostene e Isocrate. lenica. Il regno di Macedonia prima, altri regni dopo. Inquadrate all’interno di questi re-
4. Perché i Macedoni si allearono gni o controllate da essi, le poleis greche subiranno forti condizionamenti che se non can-
con le poleis sconfitte?
celleranno, certamente limiteranno molto la loro autonomia.
4. Alessandro conquista l’impero persiano
Alessandro re di Macedonia Dopo aver legato intorno a sé le poleis greche, Filippo
cominciò a organizzare un’imponente spedizione contro la Persia. I suoi progetti furono
tuttavia stroncati dal pugnale di un sicario, durante un’oscura congiura di palazzo (336
a.C.). L’improvvisa morte di Filippo diede alle città greche l’illusione di poter recupera-
sinedrio
Questa parola greca, composta da re la libertà. Ma la loro ribellione fu stroncata sul nascere dal successore e figlio del de-
syn-, «insieme», ed edra, «seggio», funto re, Alessandro, destinato a passare alla storia come Alessandro Magno, «il Gran-
indica un consesso, un’assemblea. de» (356-323 a.C.). La durissima punizione inflitta a Tebe servì da avvertimento: dopo
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