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Modulo 3
Il mondo greco
truppe e combatteva sempre in prima linea; dotato di un’incrollabile fiducia nei propri
mezzi, si convinse di essere protagonista di un’impresa divina e di essere lui stesso di
† L’assedio di Tiro
[disegno di D. Spedaliere] origine divina.
All’epoca dell’Impero persiano, Tiro Per i Persiani fu tutto un susseguirsi di sconfitte. Con la rapidità d’azione che caratteriz-
(che oggi è unita alla terraferma) era zava la sua strategia, Alessandro invase l’Anatolia e si addentrò in Siria, dove, a Isso (sem-
un’isola distante dalla costa poco
meno di un chilometro. Per porla pre nel 333 a.C.), distrusse un esercito comandato dal Gran Re in persona. La cattura del
sotto assedio Alessandro fece tesoro e della famiglia reale fu un durissimo colpo per il prestigio di Dario III: i sudditi
costruire un lungo ponte (1)
attraverso il quale attaccare cominciarono ad abbandonarlo. Il Gran Re avanzò proposte di pace, ma Alessandro le
direttamente le mura della città. rifiutò. I propositi del Macedone erano ormai fin troppo chiari: egli non si accontentava
Contemporaneamente portò sotto le
fortificazioni di Tiro anche delle di concessioni territoriali. Voleva l’intero impero persiano, voleva regnare insieme sul-
macchine da guerra montate su navi l’Occidente e sull’Oriente.
(2). Non riuscì però a penetrare le
mura. Alessandro decise allora di Per privare i nemici della flotta, Alessandro invase la Fenicia: soltanto Tiro ebbe il co-
attaccare (3) in un altro versante
dell’isola, il promontorio di Melqart. raggio di resistere, ma fu rasa al suolo. S’inoltrò quindi in Egitto, dove fu accolto come
Dopo diversi tentativi, anche grazie un liberatore. Nell’oasi di Siwah consultò l’oracolo di Zeus Ammone, e i sacerdoti lo pro-
ad attacchi diversivi portati avanti clamarono figlio del dio. Alessandro poteva trovare così una conferma definitiva della sua
sulla costa occidentale (4), l’esercito
macedone riuscì ad aprirsi un varco origine divina. Fondò anche una città chiamata col suo nome, Alessandria, che sarebbe
nelle mura (5) e iniziò ad avanzare
verso la città. Nello stesso tempo i diventata una delle più importanti del mondo antico.
Macedoni superavano via mare la La vittoria decisiva Completata l’occupazione dell’Egitto, Alessandro si spostò in Me-
resistenza della flotta di Tiro, che
difendeva i porti della città (6, 7). sopotamia, dove Dario si era attestato sull’alto Tigri, nella località di Gaugamela. Fu la
Dopo un assedio durato sette mesi, vittoria decisiva: l’esercito persiano si disgregò, Dario fuggì (331 a.C.). Nelle mani di Ales-
Alessandro entrava nella città: i
30.000 abitanti furono ridotti in sandro caddero Babilonia, Susa, Persepoli, con i loro immensi tesori. Si scatenò a questo
schiavitù, mentre furono risparmiati il punto una lunga caccia al re fuggitivo, dalla Media fino alla lontana Battriana (odierno
re e i cittadini che avevano trovato
rifugio nel Tempio di Melqart. Afghanistan). Dario chiese accoglienza al satrapo di quest’ultima regione, che lo uccise a
Flotta di
Alessandro
Flotta di Tiro
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