Page 247 - Profili di Storia
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                                             Modulo 3
                                             Il mondo greco



                                             1. Il dramma di Atene e le risposte dei filosofi

                                              Crisi della polis La fine della guerra del Peloponneso rese evidente che il mondo gre-
                                             co era precipitato in una grave crisi politica, economica e sociale. Il grande numero di
                                             morti aveva inoltre spopolato intere zone in quasi tutta la Grecia.
                                             Il sistema delle poleis si ritrovava gravemente indebolito. La polis garantiva ai cittadini
                                             forme molto evolute di partecipazione e di convivenza, quali nessuna comunità umana
                                             aveva mai raggiunto. All’esterno, tuttavia, essa generava una conflittualità molto elevata,
                                             alla perenne ricerca dell’egemonia sulle altre poleis.
                                             Ad Atene la crisi morale della polis emerse in un clamoroso e tragico episodio: il proces-
                                             so e la condanna a morte del grande filosofo Socrate. Dopo l’umiliante sconfitta nella
                                             guerra del Peloponneso e la terribile esperienza del governo dei Trenta, la democrazia era




                 SCIENZA                     La filosofia
                 E TECNICA


                       a filosofia può essere definita come
                 Luna riflessione critica e razionale su-
                 gli aspetti più generali del reale e dell’attività
                 intellettuale e pratica dell’uomo. In greco, il
                 termine significava letteralmente «amore del
                 sapere», e si riferiva in origine a tutte le atti-
                 vità di riflessione consapevole, indipenden-
                 temente dall’oggetto della loro indagine.
                 Il termine «filosofo» appare per la prima
                 volta nell’accezione oggi comune soltanto
                 nel IV sec. a.C.: il secolo che cominciò con la
                 morte di Socratee in cui furono attivi due tra
                 i più grandi filosofi di tutti i tempi, Platone e
                 Aristotele.
                 Nell’antichità il filosofo si caratterizzava an-
                 zitutto per un modo specifico di vita, distin-
                 to dagli altri. In questo senso il personaggio
                 di Socrate annuncia l’apparizione del vero e
                 proprio filosofo: il suo abbigliamento mo-
                 desto, la sua astinenza dal cibo e dai piaceri,
                 il suo rifiuto della ricchezza lanciavano in-
                 fatti un chiaro messaggio di vita: per essere
                 veramente liberi non bisognava desiderare
                 nulla. In questo senso il filosofo si distingue-
                 va dal sofista [®8.6]: quest’ultimo vendeva
                 il suo sapere come un mercante. Come ogni
                 buon venditore, il sofista lodava le proprie
                 merci, indifferente al fatto se fossero utili o
                 dannose.                             in grado di procurare agli uomini la vera fe-  π L’Accademia di Platone, I sec. a.C.
                 Il filosofo perseguiva invece unicamente il  licità. Al tempo stesso il filosofo era molto  [da Pompei, Museo Archeologico Nazionale,
                 bene morale, quello personale e quello de-  più di uno scienziato: era il modello di un  Napoli]
                 gli altri, e mirava al raggiungimento della ve-  uomo che aveva raggiunto la felicità o cerca-
                 ra felicità. La filosofia era dunque molto più  va di raggiungerla. La felicità del filosofo  mondo, una riflessione che aveva il proprio
                 di una «scienza» o di una qualunque altra di-  consisteva in una riflessione sulle cause e sui  fine esclusivamente in se stessa, senza nessu-
                 sciplina intellettuale. Era l’unico tipo di vita  princìpi che sono alla base dell’ordine del  na ricerca dell’utilità pratica. Quest’ultimo



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